La quota dei rifugiati ucraini del comune zurighese è già stata raggiunta, purtroppo però questo non cambia la decisione
ZURIGO - Era stato la prima denuncia che aveva poi svelato un fenomeno diffuso a livello svizzero e che ha anche toccato da vicino un giovane ticinese.
Stiamo parlando del caso di Seegräben (ZH) e di un inquilino che abitava in una casa di proprietà del comune zurighese, e che dopo 15 anni si è visto recapitare una lettera di sfratto. La motivazione - ormai sarà nota ai lettori - è la necessità di ospitare cinque rifugiati ucraini.
La misura era stata portata avanti, conferma il Comune, «per raggiungere la quota di 13 profughi voluta dal cantone». Ma, a quanto pare, al Municipio del paesino si sarebbero sbagliati, e i primi a sostenerlo era stato proprio il Cantone.
Come confermato a 20 Minuten da un impiegato comunale, infatti, «ci sarebbe una famiglia ucraina che vive a Seegräben da circa 10 mesi, sono economicamente indipendenti e quindi non stanno usufruendo degli aiuti per l'asilo». Insomma, la quota è già stata raggiunta. Ma che cambia per l'abitante della casa in questione?
Purtroppo nulla, conferma il Comune: «Dovrà comunque andarsene, ma avrà diritto al giusto periodo di preavviso». Questo perché «la necessità di spazi d'accoglienza non scomparirà e, vista la tendenza al rialzo delle richieste d'asilo presentate alla Confederazione, possiamo presumere che già nei prossimi mesi ci ritroveremo nella medesima situazione».