La denuncia arriva da alcune Ong che puntano il dito (tra le altre) contro TE Connectivity, la cui sede centrale si trova a Sciaffusa.
«Tre ditte hanno continuato a esportare in Russia migliaia di componenti per un valore di milioni di dollari nel novembre 2022».
BERNA - Componenti di fabbricazione occidentale per le armi utilizzate dalla Russia nella guerra contro l'Ucraina sono state fornite a Mosca per mesi dopo l'invasione dell'Ucraina: è quanto emerge da un rapporto delle organizzazioni non governative Partnership internazionale per i diritti umani e Commissione indipendente anti-corruzione (Nako), come riporta "Ukrainska Pravda".
I dati commerciali rivelano che tre aziende tecnologiche occidentali - tra cui la svizzero-americana TE Connectivity, la cui sede centrale è a Sciaffusa - hanno continuato a esportare in Russia migliaia di componenti per un valore di milioni di dollari nel novembre 2022.
Si tratta sia di componenti a duplice uso che la Russia utilizza per produrre e riparare le proprie attrezzature militari, sia di un tipo di componente specifico di cui l'esercito russo ha bisogno per la navigazione e il puntamento.
Sempre secondo i dati commerciali, le componenti prodotte da queste tre società sono state importate dalla Russia attraverso i distributori ufficiali delle aziende e attraverso paesi terzi come Hong Kong e la Turchia.
Secondo il rapporto, quattro armi e sistemi d'arma russi chiave utilizzati per compiere sospetti crimini di guerra - in particolare per colpire edifici residenziali, infrastrutture civili e centrali elettriche - dipendono in varia misura da queste componenti.