L'apparecchio sta suscitando l'indignazione di molti automobilisti, furenti con la segnaletica poco chiara
BASILEA - Da quindici giorni, a ridosso di un quartiere all'entrata autostradale di Wolf, a Basilea, è un tripudio di lampi e di imprecazioni. Un radar, che ha sorpreso 2'850 auto in eccesso di velocità tra il 20 e il 28 febbraio, sta infatti provocano ampia irritazione tra gli automobilisti.
Per aumentare la sicurezza dei lavoratori del grande cantiere (anche perché c'era stato qualche incidente), la velocità è stata temporaneamente ridotta da 50 km/h a 30 km/h. La polizia cantonale di Basilea Città ha avvertito del controllo della velocità in un comunicato stampa. «Di solito non lo facciamo mai», ha sottolineato il portavoce della polizia Stefan Schmitt.
Nell'arco della settimana in questione, tra l'altro, è stato possibile osservare una netta diminuzione di veicoli colpiti con il passare dei giorni. Mentre nelle prime 48 ore circa 1'050 veicoli sono stati “fotografati”, nei giorni successivi il numero è regolarmente diminuito. La notizia della presenza del radar si è infatti diffusa sempre più.
«Una brutta trappola»
Secondo una stima, l'apparecchio ha incassato - in una settimana - lo stipendio annuale di più di un poliziotto. Anche perché, lo ricordiamo, chiunque venga sorpreso a superare di 6-10km/h il limite in una zona trenta deve sborsare 120 franchi, per chi invece sgarra di 11-15 km/h la multa sale a 250 franchi.
Come confermato da 20 Minuten, sono diversi i conducenti che hanno telefonato alla polizia per chiedere informazioni, anche perché non si spiegavano la dinamica del controllo. Uno di questi, che ha contattato la redazione, ha detto che secondo lui la segnaletica non è abbastanza chiara (e quasi invisibile quando è buio), e per questo il radar in questione è solo una «brutta trappola».
Un altro automobilista ha accusato la polizia cantonale, dicendo che lascia deliberatamente che le persone entrino in una zona 30 mal segnalata. Secondo il conducente, per proteggere meglio i lavoratori edili andrebbe migliorata la segnaletica, invece di mettere un radar così e «lavarsene le mani».