SVIZZERANomadi, ecco il manuale per cantoni e comuni

BERNA - I nomadi jenisch, sinti e rom hanno bisogno di aree di stazionamento, che i cantoni e i comuni sono tenuti a fornire e gestire. Per sopperire alle loro carenze in questo settore, le autorità dispongono ora di un manuale che illustra gli standard da rispettare.

I cantoni e i comuni in molti casi non hanno esperienza nella costruzione e nella gestione di aree di stazionamento per le minoranze nazionali di nomadi jenisch, sinti e rom. Questo è il motivo per cui l'adempimento dell'obbligo summenzionato risulta spesso difficile, come comunicato oggi dalla fondazione Un futuro per i nomadi svizzeri.

Di conseguenza le infrastrutture sono spesso insufficienti o presentano difficoltà operative, che si palesano negli effetti negativi sulla qualità della vita in questi siti. Ecco perché la Fondazione, con il supporto della Confederazione, ha elaborato un manuale che per la prima volta stabilisce standard per le aree di stazionamento.

Un posto nella società - Il manuale approfondisce le esigenze relative all'ubicazione, all'infrastruttura e alla gestione in tutti i suoi aspetti come, ad esempio, quelli della pianificazione o dello smaltimento delle acque reflue. Affronta anche questioni di pianificazione territoriale e di diritto delle costruzioni.

Redatto in collaborazione con l'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e l'Ufficio federale della cultura (UFC), il testo affronta anche la questione della convivenza con la popolazione sedentaria locale e offre degli approfondimenti sulle peculiarità culturali delle minoranze e il loro impatto sulla pianificazione di un'area di stazionamento.

Anche un supporto finanziario - Contemporaneamente l'UFC sta pubblicando una guida pratica sul sostegno finanziario ai cantoni e ai comuni per creare aree di stazionamento per jenisch e sinti. Il "Manuale sulle aree di stazionamento e sul finanziamento" è disponibile sul sito web di Un futuro per i nomadi svizzeri.