Il comitato "No alle restrizioni" ha raccolto 63'000 firme per il referendum. Rimoldi: «Ce l'abbiamo fatta».
BERNA - Il comitato "No alle restrizioni" ha raccolto un numero sufficiente di firme per il referendum contro la legge Covid-19. In un video messaggio pubblicato oggi, il comitato parla di 63'000 firme raccolte.
"Ce l'abbiamo fatta", hanno annunciato Nicolas Rimoldi, presidente del movimento Mass-Voll, e Roland Bühlmann, co-presidente degli Amici della Costituzione. Anche se gran parte delle firme non è ancora stata certificata, i due sono molto ottimisti. Per riuscire un referendum deve raccogliere 50'000 firme valide.
Il sito web del comitato riporta solo la cifra di 46'100 firme raccolte fino al 14 marzo. L'obiettivo era di raggiungere le 60.000 firme. La scadenza del referendum è il 30 marzo. «Abbiamo dato tutto e non ci siamo risparmiati per impedire l'estensione di queste misure di costrizione disumane», ha continuato Rimoldi nel videomessaggio. La raccolta delle firme è stata difficile a causa dei cambiamenti nel comitato, ha aggiunto Bühlmann, negando però che il movimento sia diviso.
Sì già due volte
Il referendum è diretto contro l'estensione di alcune disposizioni della legge Covid-19 a partire dal dicembre 2022, tra cui la base legale per la creazione di certificati Covid-19. La stessa Confederazione ha dichiarato la fine della «pandemia», non quindi ha senso prorogare le parti della legge Covid-19, scrive il comitato sul suo sito web.
La legge Covid-19 è in vigore dal settembre 2020 e da allora è stata adattata più volte dal Parlamento, da ultimo a dicembre. Finora, gli elettori svizzeri hanno sostenuto chiaramente la legge in due votazioni referendarie.
Mass-Voll è un gruppo di lingua tedesca che durante la pandemia si è opposto attivamente alle politiche Covid del Consiglio federale.