L'idea è partita da un istituto di Zurigo, ma l'esperto di istruzione Stefan Wolter non ci sta.
ZURIGO - Eliminare del tutto i compiti a casa per i liceali. Non è una proposta che arriva dagli studenti, ma una misura che sta valutando di introdurre la Kantonsschule Zürich Nord (uno dei più grandi licei elvetici, con oltre 2'000 alunni) perché l'onere sui giovani è considerato troppo grande. Ma non solo Zurigo: la questione è ora all'ordine del giorno nelle scuole secondarie di tutta la Svizzera, che valutano di dire basta agli esercizi di “mate” o all'apprendimento di vocaboli dopo la scuola. Lo riporta la NZZ am Sonntag.
Il dibattito è acceso, e le argomentazioni non mancano. Sul tema si è chinato anche un altro domenicale: la Sonntagszeitung, al quale Stefan Wolter, direttore del Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa, ha risposto a una domanda centrale: gli alunni del liceo sono troppo stressati? «Niente affatto, gli apprendisti sono molto più stressati». Chi fa un apprendistato lavora in media 8 ore e 20 minuti al giorno. Una volta alla settimana, poi, segue nove o dieci lezioni. Ne consegue un carico di lavoro settimanale di circa 42 ore. Gli studenti del liceo, invece, hanno una media di circa 34 lezioni settimanali di 45 minuti ciascuna. Si tratta di circa 26 ore di insegnamento puro.
Oltre a ciò, «e nessuno ne parla», gli studenti del liceo hanno anche 13-14 settimane di vacanza, ha ribadito Wolter. «Gli apprendisti solo 5-6 settimane. Abolire i compiti a casa nei licei è un affronto a tutti gli apprendisti». È dello stesso avviso anche l'insegnante Konrad Kuoni, attivo a una Scuola professionale zurighese. «Cancellare i compiti? È una presa in giro. La disuguaglianza tra liceali e apprendisti crescerebbe ancora».
In realtà, per Wolter, il succo della vicenda è un altro, e riguarda la selezione: tanti giovani entrano a malapena al liceo, e solo grazie a lezioni supplementari. Poi quando con il passare del tempo si alza il livello sono sopraffatti. Secondo l'ultimo rapporto sul sistema educativo svizzero, chi entra grazie alla frequentazione di lezioni extra ha poi maggiori probabilità di abbandonare il liceo. E a questi alunni pesano di più i compiti a casa.
«Non si possono ammorbidire i requisiti e non si può bloccare l'intero sistema a causa di alcuni studenti», ha concluso l'esperto, «rendere la maturità più facile non aiuta nessuno: come mostra il rapporto, gli studenti più “deboli” nei licei falliscono più spesso nelle università».