Le difficoltà finanziarie e la disperata ricerca di un lavoro spingono uomini e donne nelle reti criminali.
BERNA - Dopo più di un anno dall’invasione russa ordinata da Putin, il dramma dei profughi ucraini fuggiti dalla guerra sta assumendo una portata nuova. Le difficoltà finanziarie legate alla permanenza nel nostro Paese stanno rendendo le donne ucraine particolarmente vulnerabili ai trafficanti di esseri umani. Come? Attraverso allettanti offerte di lavoro che celano cattive intenzioni.
21 casi in Svizzera - A lanciare l’allarme Irene Hirzel, del Centro di consulenza e formazione contro la tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale, intervenuta sulle colonne della SonntagsZeitung. «Se un annuncio sembra troppo bello per essere vero, bisogna segnalarlo subito al nostro ufficio oppure alla polizia».
L'anno scorso, il Centro ha segnalato 21 casi di rifugiati ucraini vittime di questo crimine. Hirzel crede che la situazione non debba essere presa alla leggera. «Il pericolo per i rifugiati ucraini di diventare vittime dei trafficanti di esseri umani è in forte aumento». I dati dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea parlano chiaro. «Le riserve finanziarie dei rifugiati sono esaurite, la gente ha bisogno di denaro ed è alla disperata ricerca di un lavoro».
Le difficoltà finanziarie vengono sfruttate dai criminali - Una disperazione velocemente rilevata anche dalle organizzazioni criminali che stanno riempiendo le reti internet di "trappole". «Stanno cercando vittime che possano essere sfruttate per lavoro non pagati o per servizi sessuali illegali», ha spiegato Hirzel.
Una situazione purtroppo già vista. Anche nel 2014, dopo l'annessione della Crimea alla Russia, il numero di casi era aumentato notevolmente. «Si sta ripetendo la stessa cosa». Non sono solo le donne a essere prese di mira dai trafficanti di esseri umani. Gli uomini vengono attirati in posti di lavoro dove vengono poi sfruttati. «Attualmente ci occupiamo di un uomo che ha firmato un contratto di lavoro con una retribuzione standard. Nonostante questo dopo mesi di lavoro non ha ancora visto un franco».
Ignoranza e miseria - Le donne sono spesso costrette a svolgere lavori domestici per vitto, alloggio e una retribuzione misera. L'informazione è una delle armi più efficace per combattere questa nuova tendenza. «Molte persone spesso non sanno che questi contratti di lavoro sono illegali. Viene sfruttata la miseria e la mancanza di conoscenza». Ci sono regole chiare per salari, orari di lavoro, vitto e alloggio. Le autorità federali dovrebbero quindi, secondo Hirzel, sostenere maggiormente i profughi attraverso una campagna d'informazione più mirata.