La settimana scorsa gli attivi in questione si sono attestati a 567,0 miliardi di franchi, 51,9 in più rispetto ai sette giorni precedenti
ZURIGO - Gli averi a vista della Banca nazionale svizzera (BNS) sono aumentati come non mai, un'evoluzione che secondo gli esperti riflette il sostegno di liquidità predisposto per Credit Suisse (CS).
Stando ai dati diffusi oggi dalla BNS, la settimana scorsa gli attivi in questione si sono attestati a 567,0 miliardi di franchi, 51,9 miliardi in più rispetto ai sette giorni precedenti. Una progressione che non si era mai vista nemmeno negli anni scorsi, quando l'istituto guidato da Thomas Jordan interveniva fortemente per lottare contro il franco forte: di regola le variazione erano di qualche miliardo, in casi eccezionali di più di 10 miliardi.
Il forte aumento è con ogni probabilità legato ai problemi di Credit Suisse. «Presumo che il CS abbia attinto alla liquidità aggiuntiva messa a disposizione dalla BNS», spiega all'agenzia Awp Thomas Stucki, capo strategia d'investimento presso la banca cantonale di San Gallo. Per aiutare l'istituto in difficoltà la BNS aveva già concesso una linea di credito di 50 miliardi di franchi a metà mese, a cui la banca ha poi almeno in parte attinto.
Sabato la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha dichiarato che la banca ha già beneficiato di molti miliardi dalla garanzia concessa dalla Confederazione e dalla BNS il fine settimana precedente. Il denaro è stato necessario perché i clienti in patria e all'estero hanno continuato a ritirare soldi e perché le controparti, altri istituti, hanno a loro volta richiesto garanzie.
Da parte sua la BNS ha fatto sapere oggi che non commenta le variazioni degli averi a vista.