Le compagnie vorrebbero incrementare i prezzi, adeguandoli all’inflazione. Critica (ma sostanzialmente impotente) la politica.
BERNA - Nei giorni scorsi, molte persone, magari senza farci troppa attenzione, hanno ricevuto una lettera da Swisscom in cui l’operatore telefonico informava delle modifiche delle condizioni generali contrattuali. Non è un cambiamento da nulla, anzi: potrebbe voler dire, per i clienti, un aumento dei costi. Swisscom, infatti, vuole poter adeguare i prezzi degli abbonamenti all’inflazione.
La decisione è stata subito criticata dalla Fondazione per la protezione dei consumatori: «In questo modo, la compagnia si sta concedendo un “lasciapassare” per aumentare regolarmente i prezzi senza dover temere alcuna conseguenza», è il commento a 20 Minuten della direttrice generale Sara Stalder.
«Argomento inconsistente»
Matthias Aebischer, consigliere nazionale del PS e membro della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni (KVF-N), è dello stesso parere: «Per i beni reali, per i quali i costi di produzione salgono, un adeguamento all'inflazione è comprensibile. Ma, in questo caso, è una scusa per far crescere i prezzi».
Anche il consigliere nazionale dell'UDC Benjamin Giezendanner, membro pure lui della KVF-N, è infastidito dalla decisione. «Si tratta di una modalità non limpida. Il 90% dei consumatori non leggerà la modifica e non sarà in grado di difendersi da un aumento».
Tuttavia, Giezendanner sottolinea anche che i costi per i fornitori di telefonia mobile sono cresciuti a causa dell’incremento dei prezzi «dell'energia e l'espansione della rete 5G».
I politici possono comunque fare poco contro l'aumento dei prezzi degli abbonamenti. «Possiamo sollevare la questione in seno alla commissione - conclude il consigliere nazionale - ma fondamentalmente esiste la libertà contrattuale, la politica non può regolamentare tutto».
«La condotta è trasparente»
Il consigliere nazionale del PLR Christian Wasserfallen, invece, ha una posizione differente: «È una questione economica. Dichiarare nelle condizioni generali di contratto che i futuri rincari dei prezzi potrebbero ricadere sui clienti è trasparente» Al momento l'inflazione è più bassa rispetto all'inizio dell'anno o al 2022: «Se dovesse aumentare di nuovo - continua - Swisscom ha la possibilità di adeguare i suoi prezzi, come probabilmente stanno facendo i suoi concorrenti. Al contrario, però, questo significa anche che deve essere chiaro che i prezzi non saliranno se non c'è inflazione», dice Wasserfallen.
La compagnia telefonica dichiara a 20 Minuten che al momento non è previsto alcun rincaro dei prezzi. La modifica delle condizioni generali di contratto è stata una misura cautelativa per dare a Swisscom la possibilità di adeguare i prezzi nel quadro dell'indice nazionale dei prezzi al consumo.