È quanto ha rilevato la COMCO dopo un'analisi svolta sui prezzi dei carburanti.
BERNA - La Commissione della concorrenza (COMCO) non ha trovato indizi di un cartello sui prezzi dei carburanti, malgrado avesse ricevuto diverse segnalazioni in tal senso dopo l'aumento del costo di benzina e diesel. Il rincaro è sopraggiunto in concomitanza con la guerra in Ucraina.
Ci sono diversi fattori che possono portare a un aumento simultaneo dei prezzi, scrive la COMCO nel suo rapporto annuale pubblicato oggi. Tra questi, il prezzo del greggio, il tasso di cambio franco-dollaro, le tasse e le imposte nonché i costi di trasporto sul Reno. Per l'autorità che vigila sulla concorrenza, l'aumento è dunque giustificabile.
Il fatto che vari concorrenti applichino lo stesso prezzo non è problematico dal punto di vista della Legge federale sui cartelli (LCart), sottolinea la Commissione. Le differenze regionali e gli aumenti nelle stazioni di servizio autostradali possono essere il risultato di differenze nelle «strutture dei costi» e nell'«intensità della concorrenza».
Secondo la COMCO, i prezzi della benzina e del diesel sono aumentati in media da 1,91 a 2,93 franchi tra febbraio e luglio 2022. In seguito sono diminuiti.