Gli animalisti chiedono di consumare meno uova sotto la festività per evitare che così tanti uccelli muoiano subito dopo
ZURIGO - Sotto Pasqua la domanda di uova esplode. Ma subito dopo la festività cristiana, crolla. A tal punto che gli allevatori si trovano costretti ad abbattere migliaia di galline in più rispetto al normale e la loro carne, in buona parte dei casi, non è adatta al consumo umano.
Alcuni giorni fa l'organizzazione internazionale Quatre Pattes pubblicava sul suo sito un comunicato in cui sosteneva che «poco prima di Pasqua la Svizzera produce il 14% in più di uova. Parallelamente, ne importa il 12% in più del normale. Purtroppo, i servizi di molte galline "ovaiole" non saranno necessari dopo la festività in quanto la domanda diminuirà drasticamente». Per cui molte di loro verranno abbattute, seppur il loro stato di salute sia ancora buono e abbiano davanti ancora tutta la loro vita da vivere.
Nel comunicato viene citata la fondazione Tier im Fokus, secondo cui mezzo milione di galline "ovaiole" vengono abbattute ogni anno dopo Pasqua, nonostante non abbiano vissuto nemmeno il 15% della loro vita media.
L'organizzazione Quatre Pattes precisa inoltre che per alimentare le galline svizzere sono necessarie ogni anno 19mila tonnellate di soia, «di cui il 99% è importato».
Cosa dicono gli allevatori - La Neue Zurcher Zeitung ha interpellato un allevatore lucernese. Nella sua fattoria vivono attualmente 1'850 galline e 150 galli. Nel mese di settembre tutti questi uccelli verranno abbattuti.
Questo perché, ragionando sulle esigenze del mercato, una volta raggiunti i dodici mesi di età le galline deporranno uova con un guscio troppo fine. Perciò, invece di finire sulle tavole dei consumatori, verranno processate e utilizzate per produrre altri alimenti. Il prezzo di vendita per l'allevatore sarebbe così notevolmente inferiore e quindi non converrebbe più tenerle.
Non tutti gli allevatori, scrive il quotidiano zurighese, seguono tuttavia la tabella di marcia del lucernese. Molti, anzi, abbattono le loro galline subito dopo Pasqua. Ma è difficile stabilire la quantità di macellazioni in quanto non vi sono dati ufficiali.
Cosa succede alle galline - Quelle allevate appositamente perché depongano delle uova - e che quindi vengono costantemente fecondate - non possono essere utilizzate, una volta macellate, per produrre del petto di pollo o simili, in quanto non sono parti che vengono fatte propriamente sviluppare.
Perciò le loro carni sono adatte agli insaccati o alla carne per zuppa (la cui richiesta è in costante calo da anni). E nel 50% dei casi le galline vengono usate per produrre energia negli impianti di biogas.