Lo afferma lo storico Sacha Zala, secondo il quale le scienze umane e sociali non sono abbastanza valorizzate.
BERNA - Il Fondo nazionale svizzero (FNS) non raggiunge più i suoi obiettivi di incoraggiamento alla ricerca e deve essere riorganizzato, secondo lo storico Sacha Zala. Il FNS non comprende infatti i bisogni delle scienze umane e sociali, stima il professore.
«Dobbiamo creare nuove strutture: una fondazione per ognuno dei tre ambiti di ricerca: scienze naturali e ingegneria, biologia e medicina così come scienze umani e sociali. O diverse fondazioni per la promozione di progetti, carriere e infrastrutture», propone Zala in un'intervista pubblicata dalla NZZ am Sonntag.
Stiamo trascurando ai bisogni delle scienze umane e sociali, ha criticato il professore di storia dell'Università di Berna, anche direttore del centro di ricerca Dodis che studia i documenti diplomatici svizzeri. «Il FNS non capisce che le nostre ricerche hanno un forte legame con lo spazio culturale nelle quali sono prodotte. L'interazione fra società e scienza è molto più stretta che nelle scienze naturali», ha proseguito.
Il FNS ostacola chi vuole intraprendere un dottorato in questi ambiti, deplora Zala. La cultura scientifica incoraggiata dal FNS favorisce piuttosto un profilo che si situa «fra l'avventuriero e l'impostore», continua. Quasi tutte le energie sono investite nel marketing della richiesta, fatto che ha creato un vero e proprio mercato. «Bisogna promettere la luna, ma i risultati non interessano quasi a nessuno».