La fioritura di un polline piuttosto raro potrebbe spiegare i malesseri particolarmente intensi che alcuni svizzeri stanno vivendo.
BERNA - Sono giorni difficili per gli allergici. In queste settimane, infatti, per alcuni di loro i dolori e i fastidi sembrano essere aumentati, anche a fronte di una concentrazione di polline certo elevata, ma non così superiore alla norma. «Da questo punto di vista - conferma Roxane Guillod, del centro allergie Svizzera Aha! - non è un anno troppo diverso dagli altri. La fioritura della betulla, per esempio, è più “debole” rispetto a 12 mesi fa».
Quindi, cosa sta succedendo? La motivazione può essere ricercata in un avvenimento che si verifica ogni cinque-dieci anni. Vale a dire la fioritura massiccia del carpino. «Quando succede - spiega il meteorologo di MeteoSvizzera Bernard Clot - si acuiscono i sintomi per i soggetti allergici. Inoltre, la pianta manifesta una “reattività incrociata”con la betulla, il nocciolo e anche l’ontano». A questo, va aggiunto l’allungamento della stagione pollinica. «Ogni anno dura sempre più - conclude Guillod - per esempio, le prime concentrazioni di nocciolo sono state registrare il 28 dicembre. Si tratta di un fatto eccezionale. Irritato per un periodo così lungo, l'organismo è potenzialmente più sensibile».
Stando alle previsioni polliniche per i prossimi tre giorni stilate da MeteoSvizzera, «a Nord delle Alpi le concentrazioni saranno generalmente moderate. Tuttavia, alcuni episodi piovosi e le temperature in diminuzione limiteranno fortemente la dispersione dei pollini, soprattutto sabato e domenica». A sud delle Alpi, invece, «le concentrazioni di pollini di betulla, frassino, platano e carpino saranno da moderate a forti, quelle di quercia e acetosa da basse a moderate. In pianura potranno essere presenti anche pollini di graminacee».