Il comune grigionese di Brienz, da anni sotto minaccia geologica, si aspetta una frana entro l'estate. Ancora non si sa quanto grande.
ALBULA - La lastra che lo sorregge ogni giorno si sposta un pochino più a valle e, con lei, anche la montagna che c'è dietro segue, spezzandosi e franando in maniera vistosa e frequente. La vita di Brienz, paesino grigionese nell'Albula, trascorre così: fra gli echi delle cadute costanti di sassi in direzione dell'abitato.
C'è addirittura un semaforo, diventato virale sul web, che blocca il transito sull'unica strada comunale quando i movimenti geologici si fanno particolarmente malmostosi (e quindi pericolosi per chi guida).
Nel borgo ci abitano circa 100 persone, eppure gli sforzi per garantirne l'integrità da parte di Cantone e Confederazione sono ingenti con lavori importanti, anche dal punto di vista economico. Un esempio su tutti, il canale di drenaggio da 40 milioni che spera di ridurre la pressione sulla parete rocciosa. Stando alle stime delle banche, però, un esito disastroso potrebbe però essere economicamente ancora più dispendioso.
Dopo un relativo ottimismo alla fine dell'anno scorso, già nei primi mesi del 2023 si è iniziato a capire che la situazione del paesino si stava in realtà aggravando in maniera assai più rapida del previsto. In seguito a un aumento del numero di smottamenti, è stato notata un'accelerazione dello spostamento del blocco roccioso che sovrasta il comune e che è soprannominato “Die Insel” (l'isola, ndr.).
L'ipotesi di un crollo a valle è ormai quasi una certezza, e potrebbe essere anche di una certa entità. Come confermato dalle autorità a Keystone-Ats «si potrebbe trattare di una semplice caduta di massi fino a una grande frana. L'importanza di questo crollo non è tutt'ora chiara, nel peggiore dei casi potrebbe seppellire l'intero villaggio».
Per informare la popolazione e preparare gli abitanti a una possibile evacuazione, scrive 20 Minuten, questo giovedì si è tenuto un incontro pubblico nella sala polivalente di Brienz.
«Un'evacuazione immediata, in caso di una grossa frana è molto improbabile, ma non può essere esclusa» - ha spiegato ai presenti Christian Gartmann, membro Stato maggiore di condotta comunale del comune di Albula - «ci aspettiamo di essere in grado di sapere se ci sarà un crollo importante con una settimana almeno di anticipo».
In questo caso, per i residenti non ci sarà altra possibilità che l'evacuazione: «Dovete prepararvi a restare lontani da casa per settimane o addirittura mesi, iniziate a fare una lista mentale delle cose fondamentali per la vostra vita quotidiana. Per esempio un laptop è un oggetto fondamentale, il vostro divano preferito invece non lo è», continua Gartmann che ha invitato gli abitanti del comune a «preparare già una valigia in caso d'emergenza». Una precauzione che, secondo lui, «molti hanno già messo in atto».
Ma dove andranno gli sfollati? «Molti si sono già organizzati, preallertando parenti e amici. In ogni caso diversi privati hanno già contattato il Comune, offrendo le loro abitazioni. È un bel segnale di solidarietà, che ci rincuora». Per chi avesse dubbi o domande, da questa mattina è attiva una hotline