La produzione di energia nucleare in Germania è giunta al termine. Vi spieghiamo cosa significa per la Svizzera.
BERNA - La Germania spegne gli ultimi tre reattori nucleari in funzione. La decisione cosa significherà Svizzera?
Per Massimo Filippini, direttore del centro di politica ed economia energetica del Politecnico di Zurigo, l’impatto non avrà grandi ripercussioni. «Per il mercato elettrico elvetico ed europeo - afferma - la capacità produttiva delle centrali nucleari francesi è molto più importante. Ad esempio, la forte riduzione della loro produzione nel 2022 ha contribuito all'aumento dei prezzi dell'elettricità».
La decisione tedesca influirà sui costi?
Non dovrebbe cambiare molto, almeno non nel breve periodo. Per il medio e lungo termine, il discorso è diverso e dipenderà molto dalla velocità con cui progredirà l'espansione delle energie rinnovabili.
Con che cosa la Germania sta sostituendo l'energia nucleare?
Principalmente con un maggiore uso di centrali a carbone e a gas. Però il governo tedesco vuole quasi raddoppiare la quota di energie rinnovabili, portandola all'80% entro il 2030.
Altre nazioni seguiranno l’esempio della Germania?
A causa della crisi energetica aggravata dalla guerra in Ucraina, numerosi stati hanno prolungato i tempi di funzionamento delle loro centrali nucleari. Francia, Gran Bretagna, Polonia, Repubblica Ceca e Paesi Bassi stanno pianificando la costruzione di nuove strutture.
In Svizzera, il Consiglio federale e il Parlamento puntano su un abbandono graduale del nucleare: le centrali esistenti continueranno a funzionare fino al termine del loro ciclo di vita, ma non potranno essere sostituite con nuove centrali.
Lo spegnimento in Germania è sostenuto dalla maggioranza?
No. Secondo un sondaggio, solo il 28% ritiene che la chiusura delle ultime tre centrali nucleari sia la cosa giusta da fare.