Tra gli altri capi d'imputazione, l'MPC contesta al giovane di aver reclutato diverse persone per i due gruppi terroristici.
BERNA - Un 25enne del Canton Zurigo dovrà presto presentarsi davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona. Contro di lui il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha infatti promosso l'accusa per «atti di sostegno all'ISIS e ad Al-Quaida».
Al giovane, che era già stato arrestato nell'ottobre del 2019 al suo ritorno dalla Siria per reati analoghi, viene contestato di aver reclutato diverse persone per conto dello Stato islamico, di aver diffuso propaganda e raccolto fondi (circa novemila franchi) in favore dei due gruppi terroristici e, dulcis in fundo, di aver percepito indebitamente prestazioni da un'assicurazione contro gli infortuni - per un importo di 15mila franchi - dopo essersi inventato un incidente. Il 25enne ha trascorso otto mesi di carcerazione preventiva per poi venir scarcerato nel luglio del 2020.
I capi d'imputazione nel dettaglio:
Il Ministero Pubblico della Confederazione, come detto, rivolge all'uomo diversi capi d'accusa. Sotto il cappello riguardante la ripetuta violazione dell'articolo 2 della legge federale che vieta i gruppi Al-Qaïda e Stato islamico nonché le organizzazioni associate trova spazio quanto segue:
Reclutamento - Secondo l'accusa l'imputato aveva un ruolo di primo piano in un gruppo incline all'ideologia dell'ISIS nell'area metropolitana di Zurigo. L'MPC gli contesta di aver «incoraggiato diversi membri di questo gruppo nel loro caldeggiamento dell'ISIS», di aver «rafforzato il senso di comunità» del gruppo nonché di «essersi adoperato per reclutare nuovi membri e ampliare la cerchia dei seguaci dello Stato islamico». Lo avrebbe fatto in particolare mostrando a diverse persone «materiale di propaganda inneggiante all'ISIS». Inoltre avrebbe raccomandato ai membri del gruppo la lettura di pubblicazioni dello Stato islamico, li avrebbe esortati a dedicarsi alla sua ideologia e avrebbe fornito dei suggerimenti su come reperire canali e video a esso collegati.
Diffusione di propaganda - L'imputato è inoltre accusato di aver diffuso tramite i social diversi file contenenti video e immagini di propaganda per l'ISIS e Al-Qaïda- «Lo scopo - precisa l'MPC nell'atto d'accusa - era d'inneggiare alle due organizzazioni vietate, dimostrare la loro forza e presentare una vita nei territori da esse occupati come obiettivo auspicabile».
Raccolta fondi - L'imputato dovrà pure rispondere dinanzi al Tribunale di due raccolte fondi a favore dell'ISIS, nelle quali sarebbe stato coinvolto in funzione coordinativa e direttiva. Gli viene contestato di aver raccolto un importo complessivo novemila franchi e di averlo trasferito a degli intermediari allo scopo di sostenere in Turchia i familiari di combattenti dell'ISIS caduti e di liberare dalla prigionia i familiari di combattenti dell'ISIS caduti.
Cruda violenza - Il 25enne si è pure procurato e ha diffuso tramite i social, rendendoli così accessibilii al altre persone, diversi file con video e immagini contenenti rappresentazioni vietate di cruda violenza.
Truffa - A fianco dei reati legati al sostegno dei due gruppi terroristici, l'uomo è pure accusato di aver finto un incidente nei confronti di vari medici. Il 25enne, spiega l'MPC, avrebbe infatti presentato il certificato d'infortunio ottenuto a un'assicurazione contro gli infortuni e da quest'ultima avrebbe riscosso indebitamente prestazioni pari a circa 15'000 franchi.