Il Tribunale federale ha confermato la pena detentiva a vita per il kosovaro che aveva commesso il delitto nel 2018 ad Hausen.
AARAU - Il Tribunale federale (TF) ha confermato la condanna di pena detentiva a vita inflitta a un 60enne kosovaro che aveva ucciso a pugnalate la moglie e la cognata nel 2018 in un appartamento di Hausen (AG).
Nell'appello, l'uomo contestava il duplice assassinio e chiedeva una condanna di cinque anni per omicidio. Secondo lui, aveva agito in uno stato di «violenta commozione dell'animo scusabile» o «profonda prostrazione scusabile».
Nella sua sentenza pubblicata oggi, il TF respinge questa asserzione. I giudici hanno ritenuto che la sentenza della giustizia argoviese dello scorso settembre aveva già respinto in modo convincente l'argomento dell'emozione scusabile.
L'8 gennaio 2018, una volta che i suoi tre bambini erano andati a scuola, l'uomo aveva ucciso la moglie, pugnalandola a due riprese, mentre quest'ultima si trovava ancora a letto. Ha inoltre ammazzato la cognata che aveva trascorso la notte nella camera dei bambini.
L'imputato aveva poi messo il coltello da cucina nelle mani della cognata e si era inflitto delle coltellate per far credere che era stato aggredito dalle due donne e che aveva così agito per legittima difesa.
Nel processo di primo grado, due persone hanno dichiarato che in seno alla famiglia vi erano spesso dispute violente, sia tra i genitori, sia con parenti e anche con i figli. Alla moglie, di 16 anni più giovane del marito, piaceva uscire di casa, cosa che l'imputato non apprezzava, hanno indicato i due testimoni. La moglie aveva inoltre chiesto il divorzio.