Il fenomeno non è nuovo ma l'aumento dei dispositivi elettronici nelle nostre abitazioni ha aggravato il problema.
ZURIGO - La fotocamera dal computer inizia a comportarsi in modo strano, si accende improvvisamente e si spegne da sola. Un'anomalia a cui molte persone spesso non prestano la dovuta attenzione. «È il primo segnale che il computer è infettato», spiega a 20Minuten Manuela Sonderegger, portavoce del National Center for Cybersecurity NCSC.
Un fenomeno non nuovo ma in aumento
Capita sempre più spesso infatti che le telecamere di sorveglianza, oppure dei nostri dispositivi elettronici, vengano hackerate. I video e le registrazioni finiscono subito in rete e le vittime spiate dai propri computer spesso non sono nemmeno coscienti che migliaia di occhi li stanno osservando.
Un'intrusione nella privacy che non ha risparmiato la Svizzera. Un sito web, segnalato da 20Minuten, mette a disposizione gratuitamente circa 135 telecamere nel nostro Paese. Video e registrazioni che mostrano angoli delle strade e ingressi delle case, ma anche l'interno di negozi, chiese e uffici.
«Spesso le vittime non sanno di essere osservate»
L'esperto di sicurezza informatica Oliver Hirschi conosce bene il problema. «Non appena una telecamera, una webcam o un baby monitor, è connessa a internet, può rappresentare una minaccia per la sicurezza». Le telecamere che non sono protette da password sono molto facili da hackerare. «Eppure molti hacker riescono ad accedere anche ai dispositivi protetti. Bisogna fare molta attenzione».
Il fenomeno non è nuovo ma, a causa dell'aumento del numero di telecamere private, il problema si è aggravato negli ultimi anni. La polizia e le autorità, interpellate da 20Minuten, non sono state in grado di fornire cifre in merito perché non sono state ricevute segnalazioni o non sono state tenute statistiche. «Spesso le persone interessate non sanno nemmeno di essere sorvegliate. Ciò significa che la sorveglianza passa inosservata».
I criminali usano le registrazioni per pianificare i furti con scasso
Secondo Hirschi, qualsiasi persona o azienda che dispone di una telecamera non adeguatamente protetta è in pericolo. Gli hacker sono interessati soprattutto alle registrazioni protette, perché possono ottenere un profitto vendendo gli accessi alle organizzazioni criminali.
Queste organizzazioni possono a loro volta utilizzare le registrazioni per pianificare furti o attacchi, oppure per ricattare aziende o privati con dati sensibili. Secondo Hirschi però il pericolo non proviene solo direttamente dalle organizzazioni criminali. «Alcuni traggono piacere nell'osservare segretamente altre persone».
Come proteggersi
«Se si ha paura di essere osservati o spiati tramite telecamera o microfono, la cosa migliore è rimuovere fisicamente questi dispositivi o bloccarli con hardware e software adeguati. Ad esempio, puoi incollare la fotocamera di un laptop con un adesivo», spiega Sven Fassbender, specialista in sicurezza informatica e co-fondatore della società di consulenza ZFT.COMPANY.
Secondo Manuela Sonderegger il rischio può essere notevolmente ridotto adottando le seguenti misure di protezione: