Berna si impegnerà in favore dell'unità e del rispetto reciproco, assicura l'ambasciatrice elvetica Pascale Baeriswyl
NEW YORK - Per la Svizzera è un onore, ma anche una grande responsabilità, il fatto di poter assumere per la prima volta la presidenza del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Lo ha detto stasera a New York l'ambasciatrice elvetica Pascale Baeriswyl. Berna si impegnerà in favore dell'unità e del rispetto reciproco in seno al Consiglio.
«Vogliamo impegnarci a costruire ponti e a ispirarci alla tradizione politica svizzera, che consiste nel concertarsi, nel cercare un ampio consenso e nel giungere a decisioni in modo equo ed equilibrato», ha dichiarato la diplomatica ai media presenti alla sede dell'Onu.
Berna dopo Mosca - La Confederazione succede alla Russia alla testa dell'organo più importante del sistema delle Nazioni Unite. Stando agli osservatori, l'atmosfera in seno al Consiglio di sicurezza è estremamente tesa, non soltanto per l'aggressione russa all'Ucraina, ma anche a causa della rivalità tra la Cina e gli Stati Uniti.
Il mese di maggio è tradizionalmente molto carico, con più di una trentina di sedute previste, ha ricordato Baeriswyl. Inoltre, bisogna ancora e sempre tenere gli occhi concentrati sulle crisi nel mondo, come in Sudan, Afghanistan o Ucraina, ha aggiunto.
Cassis, Berset, Amherd - Il primo momento significativo della presidenza svizzera è previsto mercoledì. Il consigliere federale Ignazio Cassis condurrà un dibattito aperto sugli sforzi per raggiungere una pace duratura, in relazione all'Agenda per la pace che sarà presentata dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Giovedì, il capo della diplomazia svizzera dirigerà anche una discussione in relazione alla presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), attualmente guidata dalla Macedonia del Nord.
Fra tre settimane toccherà poi al presidente della Confederazione Alain Berset e alla consigliera federale Viola Amherd presentarsi al Consiglio di sicurezza. Il primo presiederà una discussione ad alto livello sulla protezione dei civili, uno dei temi scelti dalla Confederazione per il suo mandato biennale di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza, ha sottolineato Baeriswyl.
Da parte sua, Viola Amherd dovrebbe partecipare a diverse riunioni. Una di queste sarà incentrata sul 75° anniversario della prima missione di pace delle Nazioni Unite, quella in Medio Oriente (UNTSO). Si tratterà di una prima volta per la vallesana, che ritornerà a New York nell'ottobre 2024 per un secondo mese di presidenza svizzera del Consiglio se sarà eletta presidente della Confederazione.