Cassis ha parlato durante una seduta storica del Consiglio di sicurezza dell'Onu, la prima diretta dalla Svizzera.
NEW YORK - Il consigliere federale Ignazio Cassis dirige oggi a New York, quale primo rappresentante del governo svizzero, una seduta del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il ticinese vuole far ritrovare la fiducia fra gli attori politici.
«Dove vige la fiducia, tutto è possibile», ha detto Cassis in mattinata prima della seduta. Dietro le istituzioni ci sono persone, così come famiglie o vicini di casa. Per andare d'accordo, serve trasparenza, onestà e disponibilità al compromesso.
Lo stesso vale a livello di Stati. In Ucraina, ad esempio, una pace duratura può essere raggiunta solo con il rispetto da parte di tutti di regole condivise.
Divisioni fra grandi potenze
Negli ultimi anni, l'organismo dell'Onu è stato spesso bloccato dalle divisioni esistenti fra grandi potenze. Nel suo mese alla presidenza, la Svizzera vuole operare per una maggiore efficacia.
«È tempo che il Consiglio di sicurezza si prenda le proprie responsabilità e rifletta sul proprio potenziale» di fronte alle crisi, ha detto Cassis nel suo discorso. Senza nominare l'offensiva russa in Ucraina, il ministro ha detto che «le ingiustizie e le violazioni» della Carta dell'Onu «non giustificano il trincerarsi di ognuno dietro le proprie posizioni». L'augurio è che i membri «rappresentino il sistema insieme».
Architettura di pace
Mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres deve svelare la nuova agenda per la pace, il Consiglio deve riflettere a una «architettura di pace più ampia», ha aggiunto Cassis nel suo discorso. Una architettura inclusiva che coinvolga coloro che la popolazione ha designato come democraticamente legittimi. Ma che rispetti anche le differenze culturali e si prenda cura del patrimonio storico.
Cassis invita poi a utilizzare soluzioni al passo coi tempi. «La scienza e le nuove tecnologie ci offrono l'opportunità di anticipare e comprendere meglio i rischi di oggi e le opportunità di domani», ha sottolineato.
La Svizzera in questo mese di maggio assume per la prima volta la presidenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Può quindi indire sedute straordinarie su temi che considera prioritari. Oltre alla pace, vi sono argomenti come la protezione della popolazione civile e le misure contro i cambiamenti climatici.