Il DFAE conferma che i cittadini elvetici hanno potuto abbandonare il Paese grazie a voli organizzati da Paesi terzi.
BERNA - Negli ultimi tre giorni, grazie a voli organizzati da Paesi terzi, altri quattro cittadini svizzeri hanno potuto lasciare il Sudan, nazione in preda a violenti scontri ormai da settimane. Lo ha confermato oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in una nota, secondo cui ancora una ventina di confederati avrebbe espresso la volontà di fuggire.
Domenica, lo stesso DFAE aveva dichiarato che una sessantina di cittadini elvetici aveva abbandonato il paese in preda al conflitto. Negli scorsi tre giorni, alla lista si sono dunque aggiunti altri quattro nominativi.
«Le partenze sono state effettuate per via aerea, decollando dalle regioni di Khartoum e Porto Sudàn, nonché via mare, salpando da Porto Sudàn», ha dichiarato il DFAE a Keystone-ATS. «Secondo le nostre informazioni, circa 20 cittadini svizzeri desiderano ancora abbandonare il Paese».
«Tra coloro che si sono iscritti nel registro degli svizzeri all'estero presso l'ambasciata di Khartoum, o che si sono annunciati presso la nostra Helpline, circa in trenta non hanno ancora dichiarato di voler lasciare il Paese», ha sottolineato il DFAE, ricordando che «la rappresentanza svizzera a Khartoum è chiusa da quando l'ambasciatore, Christian Winter, è rientrato in Svizzera il 25 aprile».
Secondo un bilancio provvisorio delle Nazioni Unite, le violenze, in corso dal 15 aprile, hanno causato già 500 morti, migliaia di feriti e almeno 330'000 sfollati interni oltre che più di 100'000 persone in fuga all'estero.