Per il Consiglio Nazionale una settimana supplementare di ferie peggiorerebbe il rapporto tra i costi e i benefici per le imprese.
BERNA - L'idea di concedere sei settimane di vacanza a tutti gli apprendisti rimane una chimera: oggi il Consiglio nazionale ha bocciato una mozione in tal senso di Sarah Wyss (PS/BS) per 104 voti a 79. Per la maggioranza, gli inconvenienti prevalgono sugli aspetti positivi.
Secondo l'autrice della mozione, sei settimane di vacanza per tutti gli apprendisti avrebbe come conseguenza di accrescere l'attrattiva della formazione professionale, che costituisce un pilastro del sistema formativo elvetico.
Oltre a ciò, tenuto conto anche del carico di lavoro degli apprendisti nell'azienda di tirocinio e nella scuola professionale, una settimana supplementare darebbe ai giovani più tempo per prepararsi al meglio per gli esami, specie per chi intende conseguire una maturità professionale.
Va inoltre detto che molte grandi imprese quali La Posta, Coop, Migros o Bell hanno già introdotto sei settimane di vacanza per gli apprendisti. È ora insomma, secondo l'autrice della mozione, di concedere a tutti le agognate sei settimane di vacanza.
Per il Consiglio federale, espressosi in aula per bocca di Elisabeth Baume-Schneider, una sesta settimana di vacanza potrebbe senz'altro essere opportuna poiché renderebbe la filiera dell'apprendistato più attrattiva rispetto alla situazione attuale e limiterebbe inoltre la disparità, in termini di vacanze, con i giovani che scelgono altri percorsi formativi.
Tuttavia, una misura di questo tipo potrebbe comportare inconvenienti dal momento che un sistema formativo di successo deve essere attrattivo anche per le imprese. Una settimana supplementare di vacanza peggiorerebbe il rapporto tra costi e benefici per le imprese e potrebbe influenzare negativamente l'offerta di posti di apprendistato, a detta dell'esecutivo.
A seconda delle circostanze, le imprese compenserebbero questa settimana supplementare di vacanza sul piano della remunerazione. Inoltre, gli apprendisti dovrebbero svolgere il loro lavoro nell'impresa, parte integrante della loro formazione, in un tempo più breve.