Discutere di identità di genere a scuola? Non si può. A Zurigo ci sono state anche minacce alla vita e all'incolumità del personale
STÄFA - Una "Giornata sulle questioni di genere", in programma settimana prossima nella scuola media di Stäfa (Canton Zurigo), è stata annullata in seguito a minacce. Il consigliere nazionale Andreas Glarner (UDC/AG) aveva chiesto il licenziamento della direzione della scuola.
In un comunicato odierno, la direzione dell'istituto ha confermato la cancellazione della "Giornata gender", dopo che sui social si è scatenata una vera e propria bufera. Secondo la "Zürichsee-Zeitung", ci sono state anche minacce alla vita e all'incolumità del personale della scuola.
Il fatto che dei consiglieri nazionali interferiscano nell'autonomia del comune «è assolutamente inaccettabile», ha dichiarato a Keystone-ATS Christian Haltner (PLR), sindaco del comune di 14'000 abitanti della cosiddetta "Costa dorata", sulla riva destra del lago di Zurigo.
La scuola di Stäfa organizza da dieci una simile giornata di sensibilizzazione e di prevenzione che affronta temi previsti dai piani scolastici. Secondo le autorità comunali, lo scopo è di informare e incoraggiare i giovani a riflettere sulle proprie norme e valori e a discutere apertamente di identità di genere e sessualità.
Questa volta però la foto dell'invito alla "Giornata gender" ha fatto il giro dei social ed è stata criticata aspramente. Oltre ad Andreas Glarner, il consigliere nazionale Roger Köppel (UDC/ZH) ha parlato di un tentativo di «sessualizzazione delle lezioni scolastiche» nella sua rubrica quotidiana su Youtube Weltwoche Daily. Gli oppositori vedono nella cosiddetta "teoria gender" un tentativo di rieducare e indottrinare ragazze e ragazzi.