Un'illusione ricreata da un team di ricercatori del Politecnico di Losanna: «Apre la strada a un sentimento di affetto».
LOSANNA - Ricercatori del Politecnico di Losanna hanno sviluppato, insieme a colleghi italiani, una tecnologia bionica per far dialogare le protesi delle mani con gli "arti fantasma", un'illusione tipica che si registra in molti amputati.
Il team di Silvestro Micera e Solaiman Shokur del Politecnico di Losanna (EPFL) lavora da molti anni per incorporare un "feedback sensoriale" nelle protesi e fornire agli amputati un tocco più realistico. Il loro ultimo studio, pubblicato giovedì sulla rivista Science, si concentra sulla temperatura. Il feedback sensoriale termico viene fornito in modo non invasivo, con elettrodi termici posizionati sulla pelle del braccio. In questo modo, gli amputati della mano possono percepire il calore o il freddo di un oggetto e segnalare se stanno toccando rame, plastica o vetro, secondo il lavoro che coinvolge l'EPFL, la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e il Centro Protesi Inail.
La tecnologia è stata testata con successo su 17 pazienti, su un totale di 27 persone. «L'aspetto importante è che i pazienti percepiscono le sensazioni termiche fantasma allo stesso modo della loro mano intatta», spiega Solaiman Shokur, citato in un comunicato stampa dell'EPFL di giovedì.
Tatto bionico realistico
«Il feedback sensoriale termico è essenziale per trasmettere informazioni che vanno oltre il tatto. Apre la strada a un sentimento di affetto. Siamo esseri sociali, per i quali il calore gioca un ruolo importante», osserva Silvestro Micera, titolare della cattedra Bertarelli di Neuroingegneria traslazionale e professore all'EPFL e alla Scuola Sant'Anna.
In concreto, i ricercatori hanno progettato il MiniTouch: un sistema appositamente studiato per essere integrato in dispositivi indossabili, come le protesi. Consiste in un sensore sottile che può essere posizionato sul dito di una mano protesica.
Rileva le informazioni sensoriali dell'oggetto toccato, in particolare la conduttività termica dell'oggetto. Un termodo, a contatto con la pelle dell'amputato sul braccio residuo, trasmette il profilo della temperatura dell'oggetto toccato dal sensore.
Fino all'arto "fantasma"
Non sono ancora noti con certezza i motivi alla base dell'illusione dell'arto fantasma, ma probabilmente ciò è dovuto a una sorta di riorganizzazione non controllata delle terminazioni nervose e può generare molte tipologie di sensazioni, come avvertirne ancora la presenza fisica fino a essere anche molto debilitante.
Negli ultimi anni era stato scoperto che nell'arto residuo ancora presente è possibile individuare una sorta di mappa di terminazioni nervose associabili alle varie parti della mano mancante e ora i ricercatori hanno scoperto che alcuni di questi punti possono non solo trasmettere il tatto ma anche le sensazioni di freddo o caldo fino a riconoscere le diverse temperature e distinguere alcuni materiali in modo simile all'arto intatto.