Sabato 150 persone hanno preso parte a una cerimonia finalizzata a «proteggere le basi della vita per tutti gli esseri viventi»
POSCHIAVO - I ghiacciai hanno i giorni contati, in Svizzera come in molte altre zone del pianeta. Questa triste eventualità aleggiava sulle oltre 150 persone che sabato hanno preso parte a una particolare cerimonia ai piedi del ghiacciaio del Morteratsch, nel massiccio del Bernina (GR). Ad allestirla sono state le organizzazioni di cooperazione allo sviluppo e di difesa dell'ambiente: Azione Quaresimale, HEKS/EPER, Iniziativa delle Alpi, Vereinigung Bündner Umweltverbände, Anziane per il clima, Cristiane/i per la protezione del clima e Associazione svizzera per la protezione del clima.
L'impatto sui paesi poveri - I presenti hanno rievocato il ritiro dei ghiacci alpini e tutta la gamma delle drammatiche conseguenze del riscaldamento globale, che non riguardano solo l'alta montagna e l'emisfero boreale. Nel Sud del mondo i cambiamenti climatici si manifestano soprattutto con inondazioni e uragani più forti, ha spiegato padre Tony Labiao della Social Action della Conferenza episcopale filippina. «Molti fra i Paesi più poveri sono colpiti dal cambiamento climatico, ma non hanno i mezzi per farvi fronte». Labiao ha quindi invitato la Svizzera e i Paesi industrializzati a fare urgentemente qualcosa per contrastare il cambiamento climatico, perché sono soprattutto i Paesi più poveri a doverne sopportare le conseguenze.
Un ghiacciaio che si sta disintegrando - Il luogo della cerimonia non è stato scelto a caso. Il glaciologo Matthias Huss del Politecnico di Zurigo e dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) di Birmensdorf ha condotto ricerche sul ghiacciaio del Morteratsch per oltre un decennio. Da quando sono iniziate le registrazioni, più di 100 anni fa, il ritiro dei ghiacciai nelle Alpi non è mai stato così marcato come negli ultimi anni. Huss ha sottolineato la chiara connessione tra il cambiamento climatico e lo scioglimento dei ghiacciai. «Il susseguirsi di anni estremamente caldi ha portato il ghiacciaio del Morteratsch a disintegrarsi». Innumerevoli ghiacciai nelle Alpi scompariranno nei prossimi decenni o già oggi non esistono più, ha aggiunto.
La responsabilità per la creazione - Erika Cahenzli, presidentessa del Consiglio della Chiesa evangelica riformata grigionese, ha dato un impulso spirituale alla cerimonia. Ha sottolineato, da una prospettiva cristiana, che il cambiamento climatico è un problema che deve essere finalmente affrontato e con decisione: «La protezione del clima è un'espressione di una responsabilità globale per la creazione. Si tratta di proteggere le basi della vita per tutti gli esseri viventi, oggi e in futuro».
«Sì alla legge sulla protezione del clima» - I partecipanti hanno ribadito a gran voce la necessità che la Svizzera si assuma la responsabilità di mitigare le conseguenze della crisi climatica. «Per questo è urgente che il 18 giugno si esprima un SÌ alla Legge sulla protezione del clima. Per i ghiacciai, per i cittadini svizzeri, ma anche per le popolazioni del Sud del mondo, che già oggi stanno soffrendo maggiormente per le conseguenze della crisi climatica».