La maggior parte riguarda le carte di credito e di debito.
ZURIGO - Nel corso del 2022, l'ombudsman delle banche svizzere e il suo team hanno registrato nuovamente più casi di frode. In un anno caratterizzato da forti turbolenze sui mercati finanziari, la maggior parte riguardava le carte di credito e di debito. Il servizio dell'ombudsman delle banche trattato il 4% circa di casi in più rispetto al 2021, per un totale di 2006. Tale cifra corrisponde tuttavia alla media a lungo termine. Quasi il 60% dei casi risolti concerneva l'ambito dei «conti, traffico di pagamenti e carte».
«Sono generalmente i clienti e non gli istituti finanziari a essere interessati da queste frodi, le banche sono raramente ritenute responsabili per i danni subiti dal punto di vista giuridico», ha sottolineato ai media il nuovo ombudsman delle banche svizzere, Andreas Barfuss. Spetta alla persona lesa la risoluzione dei danni. In 257 casi l'ombudsman e il suo team si sono rivolti all'istituto finanziario interessato e in 170 circostanze hanno proposto soluzioni concrete. «Nel 95% dei casi l'istituto ha in seguito la raccomandazione del servizio e ha fatto delle concessioni ai clienti», è stato precisato.