Anzi, 6 franchi e 68 centesimi. Sono sempre di più le truffe informatiche: «Per molte delle vittime è un trauma». I consigli per difendersi
ZURIGO - La Svizzera non è affatto al riparo, come più volte confermato da esperti e da recenti eventi di cronaca, dagli attacchi degli hacker internazionali.
A riprova di tutto ciò, la recente analisi portata avanti dal servizio di VPN NordVPN che ha scansionato un database presente sul darkweb contenente i dati di 6 milioni di carte di credito, rubate durante le brecce informatiche in 98 Paesi.
Di queste, circa 5'000 appartenevano a cittadini Svizzeri. A due terzi di queste erano associate informazioni private come indirizzo, numero di telefono ed e-mail. In alcuni casi addirittura il numero d'identificazione fiscale.
Meno di 7 franchi per una Visa svizzera
Su darknet è possibile acquistare i dati di queste carte di credito. Il prezzo medio per una carta svizzera è di circa 6,68 franchi. Quelle più costose sono quelle danesi con una media attorno ai 10,17 franchi. Il Paese più hackerato, invece, sono gli Stati Uniti con 3,5 milioni di carte trafugate.
Malgrado i numeri possano preoccupare, la Svizzera resta un Paese relativamente più sicuro di altri (è al 55esimo posto). Fra i Paesi più a rischio ci sono Malta, Australia e Nuova Zelanda. Ultima è la Russia mentre la Cina è terzultima.
«Per molte vittime è un trauma»
Stando all'Ombudsman delle banche svizzere, nello scorso anno i casi di frode di questo tipo sono stati 2006 con un aumento del 4% rispetto all'anno precedente. In 257 è stato necessario intervenire presso gli istituti bancari che però hanno accolto le richieste. Insomma, tutto bene quel che finisce bene. Più o meno.
Già perché, come confermato dal funzionario incaricato Andreas Barfuss: «Molto spesso per le vittime è un vero e proprio trauma», spiega, «purtroppo di solito le vittime sono le persone più indifese e sbagliate possibili».
Stando all'esperto di sicurezza informatica di NordVPN Adrianus Warmmenhoven, il modus operandi utilizzato dai criminali informatici è quello ben noto del phishing (ovvero con link truffaldini) e dei malware (programmini nocivi e virus fatti scaricare con l'inganno sul computer).
I consigli degli esperti per evitare le frodi informatiche