Lo sostiene il Consiglio Federale che propone una “Google Tax” svizzera per la tutela del diritto d'autore: «Necessario correggere il tiro»
BERNA - I grandi fornitori di servizi online - come Google e Facebook, ndr. - devono versare un compenso ai media svizzeri per l'utilizzo dei loro contenuti giornalistici. È quanto prevede la modifica della legge sul diritto d'autore (LDA) inviata oggi in consultazione dal Consiglio federale.
La stampa svolge un'importante funzione istituzionale ai fini della democrazia. Negli ultimi anni il dibattito pubblico è però stato in buona parte trasferito su Internet dalla digitalizzazione.
«Il problema, spiega il Governo in un comunicato», è che l'offerta dei motori di ricerca, dei media sociali e delle piattaforme multimediali è in larga misura alimentata dalle prestazioni giornalistiche dei media tradizionali. «Tuttavia, le anteprime di testo o di immagini utilizzate (i cosiddetti "snippet"), per via della loro brevità, non sono protette dal diritto d'autore. I fornitori di servizi online possono quindi utilizzarle senza sborsare un sol centesimo».
«Bisogna correggere il tiro»
Per il Consiglio federale è dunque giunto il momento di correggere il tiro: «i fornitori di servizi online beneficiano in misura significativa delle prestazioni delle imprese mediatiche» (editori di giornali o portali di informazione), sottolinea. Per questo motivo il versamento di un compenso è «linea di principio legittimo".
Nella nota il Governo ricorda che l'UE già nel 2019 ha emanato una direttiva in materia. Direttiva nel frattempo attuata dalla maggioranza dei Paesi membri.
Nel dettaglio, il disegno di legge prevede che i grandi gruppi internet versino alle imprese mediatiche un compenso per utilizzare i cosiddetti "snippet". Google dovrà così pagare un indennizzo per mostrare estratti di articoli tra i risultati delle ricerche.
Google, Facebook ma non solo
Ad essere interessati sono i gruppi internet con numero annuo medio di utenti pari almeno al 10% della popolazione svizzera (pari quindi a circa 880 mila utilizzatori). La gestione dei diritti sui contenuti mediatici sarà affidata a una società esterna.
Per quel che concerne la condivisione di "snippet" da parte dagli utenti dei media sociali (come la pubblicazione sul proprio profilo Facebook di un rimando a un articolo di un giornale, ndr.), il Consiglio federale ha proposto due varianti. In entrambe i collegamenti ipertestuali semplici (senza anteprima) saranno esentati dall'obbligo di compenso.