L'azienda ha deciso di vendere (anche) in Svizzera dei prodotti realizzati per il mercato russo, a prezzi stracciati
BERNA - Nelle ultime settimane c'è chi ha notato che nei negozi Ikea sono apparsi dei prodotti scontati, con l'etichettatura in lingua russa.
Per capire come mai, va fatto un passo indietro. Scoppiata la guerra, una delle prime aziende a cessare le proprie attività commerciali in Russia è stata proprio Ikea, che si è però trovata tra le mani un bel problema: cosa fare con le merci già prodotte per il mercato russo? Seppur questi prodotti siano gli stessi che si trovano nel resto d'Europa, sono tutti etichettati in russo e hanno numeri di articolo diversi.
Per questo, come spiegato dal fornitore di mobili e articoli per la casa, non possono essere facilmente reintrodotti negli assortimenti degli altri Paesi europei.
Qual è stata la decisione di Ikea? Vendere questi prodotti in altri Paesi del Vecchio Continente, tra cui la Svizzera, a prezzi stracciati. «Dopo aver esaminato varie opzioni, abbiamo deciso di offrire i prodotti a prezzo ridotto nella categoria dell'usato», ha dichiarato al Blick Stefanie Brehm, portavoce di Ikea Svizzera.
Come detto, ciò succede anche nel nostro Paese, ma non in modo uniforme: ogni filiale ha potuto prendersi dei prodotti destinati al mercato russo e rivenderlo a prezzi ridotti. È possibile quindi che alcune filiali abbiano molti prodotti russi, altre che non ne abbiano affatto.
Per chi vorrebbe sfruttare l'occasione per un divano o un letto a prezzo ridottissimo, però, non c'è niente da fare. Non ci sono infatti grandi mobili a prezzi ridotti. «Si tratta principalmente di articoli per la casa come utensili da cucina, asciugamani, feltri e sgabelli», ha chiarito Brehm, molti dei quali sono persino a metà prezzo.