Un'indagine condotta dalla corte dei conti degli Stati Uniti metta a nudo il manco di trasparenza del pentagono
BERNA - L'esercito svizzero è sul punto di acquisire 36 nuovi caccia F-35 dagli Stati Uniti. Ma la questione si sta rivelando tutt'altro che semplice. Le critiche nei confronti di chi ha autorizzato l'acquisto sono frequenti. Ora il riscontro di problemi relativi ai pezzi di ricambio forniti da Lockheed Martin apre un nuovo capitolo nella saga degli F-35.
Secondo quanto riportato dal "Blick", il pentagono sta riscontrando delle difficoltà nell'approvvigionamento dei pezzi di ricambio per gli F-35. Ciò che sembra mancare è un inventario che indichi la disponibilità, il luogo di conservazione, il costo e il numero di pezzi andati persi. Il giornale fa riferimento a un'indagine condotta dalla corte dei conti degli Stati Uniti, che ha pesantemente criticato il manco di trasparenza del pentagono.
Il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) non si mostra sorpreso dalle recenti rivelazioni e lancia un avvertimento: «Se gli Stati Uniti non sanno a chi appartengono i pezzi di ricambio, dove sono collocati, dove andranno consegnati e quali sono i pezzi mancanti, come potranno garantire un approvvigionamento sicuro ed efficace per decine di Stati?».
L'organizzazione ha più volte messo in guardia sulle «insidie» legate all'utilizzo degli F-35. «Senza una corretta fornitura de pezzi di ricambio i caccia sono inutili e non possono svolgere nemmeno i basilari compiti di pattugliamento aereo». Si prevede che i caccia verranno consegnati in Svizzera nel 2027.