Il Consiglio Federale adotta la nuova ordinanza sulla caccia. Possibile l'abbattimento di singoli esemplari, anche immediatamente.
BERNA - «Il numero crescente di lupi rappresenta un serio problema, soprattutto per le regioni di montagna», riporta il Consiglio Federale in una nota diffusa in mattinata.
«Nella sua seduta del 2 giugno 2023, con la revisione parziale dell’ordinanza sulla caccia, il Consiglio federale ha facilitato l’abbattimento di lupi. L’obiettivo è migliorare la situazione nelle regioni colpite, in attesa che entri in vigore la legge sulla caccia riveduta».
Numeri in continua crescita
«Attualmente nel nostro Paese vivono circa 250 lupi e 26 branchi, con numeri in continua crescita. Considerati i problemi per l’economia alpestre, il Consiglio federale intende consentire l’abbattimento di un numero maggiore di lupi. In tal senso, il 2 giugno 2023 ha adottato la revisione dell’ordinanza sulla caccia e fissato la sua entrata in vigore al 1° luglio 2023», spiega l'Esecutivo.
Per sostenere l’economia alpestre tradizionale, a inizio aprile la Confederazione ha stanziato fondi supplementari pari complessivamente a 4 milioni di franchi per rafforzare la protezione del bestiame: «In tal modo vengono finanziate misure immediate che possono essere richieste da parte dei Cantoni».
Abbassata la soglia che giustifica l'abbattimento
Secondo l’ordinanza sulla caccia riveduta, adottata oggi in quel di Berna, sarà ora possibile abbattere singoli lupi (ossia non appartenenti a un branco) anche all’interno dei territori dello stesso.
Nel caso dei lupi singoli presenti nelle regioni in cui in precedenza sono già stati registrati danni, il numero di animali da reddito predati necessari a giustificare un abbattimento è stato ridotto a 6 (erano 10). Inoltre, anche singoli lupi possono ora essere abbattuti se costituiscono un grave pericolo per le persone.
La soglia di danno è stata ridotta anche per la regolazione dei branchi. I Cantoni possono ora presentare all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) una domanda di abbattimento per fini di regolazione già a partire da 8 predazioni (anche qui erano 10). Nelle regioni in cui sono presenti più branchi, i Cantoni possono intervenire in misura più incisiva.
Possibile anche l'abbattimento immediato, se il predatore è pericoloso per l'uomo
L’ordinanza riveduta considera gravi danni non soltanto i casi di bovini, equini o per esempio lama o alpaca uccisi, ma anche i casi di animali gravemente feriti dai lupi. La soglia di danno per i grandi animali da reddito è stata ridotta a un esemplare (e non più due). Questa disposizione viene applicata in caso sia di interventi di regolazione di branchi sia di misure contro singoli lupi.
Infine, un lupo può essere abbattuto immediatamente se in modo improvviso e imprevisto rappresenta un pericolo per le persone. Un abbattimento di questo genere è possibile senza l’approvazione dell’UFAM.
L’ordinanza sulla caccia riveduta entrerà in vigore il 1° luglio 2023.