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SVIZZERAOrdinanza sulla caccia: «Un errore posticipare di un mese l'entrata in vigore»

07.06.23 - 16:54
L'Associazione svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori: «Inoltre tolleranza zero per i lupi nelle zone abitate»
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Ordinanza sulla caccia: «Un errore posticipare di un mese l'entrata in vigore»
L'Associazione svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori: «Inoltre tolleranza zero per i lupi nelle zone abitate»

BERNA - «Sosteniamo la revisione dell’ordinanza sulla caccia, pubblicata dal Consiglio federale il 2 giugno 2023. Questo importante passo va nella giusta direzione, ma l’entrata in vigore dell’ordinanza è però stata posticipata dal 1° giugno al 1° luglio 2023 rispetto alla data di inizio dell’estivazione degli animali. Deploriamo questo ritardo». 

L'Associazione svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori da un lato plaude alle nuove regolamentazioni ma allo stesso tempo non lesina stoccate. «Il numero minimo di animali da reddito uccisi prima che venga emesso un ordine di abbattimento resta troppo elevato. Nondimeno, tali cifre minime sono state abbassate nell’ordinanza sulla caccia, ovvero 6 animali da reddito uccisi da un lupo singolo e 8 animali da reddito uccisi da un branco. Va rimarcato il fatto che gli ovi-caprini gravemente feriti o dispersi non vengono contabilizzati in alcun modo. Pertanto il danno per le aziende agricole colpite resta troppo elevato» scrivono in una nota.

L’Associazione ha chiesto all’UFAM di «non lasciare nulla per intentato per rivedere ancora questa ordinanza sulla caccia, affinché venga adeguata alla nuova legge sulla caccia, come previsto. Tutto il possibile deve essere fatto affinché i lupi possano essere regolati sulla base della nuova legge sulla caccia a partire dal 1° settembre 2023».

Secondo le esigenze dell’Associazione, nella nuova ordinanza sulla caccia «bisogna includere una tolleranza zero per i grandi predatori nelle zone abitate, i tiri di difesa in caso di attacchi diretti alle greggi di animali da reddito e delle zone prioritarie per la pastorizia in tutta la Svizzera».

L’Associazione afferma che, malgrado la presente ordinanza sulla caccia, «la crescita esponenziale dei lupi in Svizzera continuerà incontrollata. Si teme quindi nuovamente una stagione di estivazione negli alpeggi 2023 particolarmente difficile».

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COMMENTI
 

Audax 1 anno fa su tio
Be sarà facilissimo determinare che un lupo X ha fatto TOT danni in quanto si sa, i lupi lasciano un biglietto da visita... seriamente solo con il test del DNA si puo tracciare un animale, il quale non è proprio instantaneo. D'altro canto... mica si può sparare a tutti i lupi così a casso di cane 😉 Insomma sarà tosta.
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