Il Tribunale federale ha ricordato che il Codice civile si attiene al sistema binario e non conce la possibilità di non menzionare il sesso.
LOSANNA - Il Tribunale federale ha rifiutato la cancellazione della menzione del genere dai registri delle nascite e di stato civile. Oggi ha accolto all'unanimità un ricorso del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) contro una decisione in tal senso della giustizia del Canton Argovia.
La seconda Corte di diritto civile ha ricordato, nel corso di una seduta pubblica, che «il sesso è uno degli elementi dello stato civile disciplinati dalla legge e la sua menzione rientra nei principi svizzeri sulla tenuta dei registri».
Quando l'anno scorso è entrata in vigore la revisione dell'articolo del Codice civile dedicato all'iscrizione del sesso, il legislatore ha deciso di attenersi al sistema binario (maschio/femmina) e ha rifiutato la possibilità di rinunciare alla menzione del sesso, hanno ricordato i giudici. Il Parlamento ha espressamente respinto tale omissione, mentre la Germania, ad esempio, l'ha consentita.
Nessuna lacuna nella legge
Allo stato attuale, non ci sono lacune nella legge che il TF possa colmare, ha sottolineato la giudice relatrice. Spetterà al Parlamento occuparsi degli interventi depositati a Berna per il riconoscimento delle persone non binarie.
I giudici hanno sottolineato che, a eccezione della Germania, dove la persona interessata ha ottenuto un cambio di nome e la cancellazione della menzione del genere dai registri, la maggior parte dei sistemi giuridici si basa sul principio binario.
In una recente sentenza, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha respinto un ricorso contro il rifiuto della Francia di accogliere lo stralcio del genere, ha sottolineato la relatrice. I giudici di Strasburgo hanno ritenuto che, in assenza di un consenso europeo, si trattasse di una «scelta di società a discrezione dello Stato». Hanno quindi negato qualsiasi violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare.
Uno dei giudici ha sottolineato che la distinzione tra uomo e donna ha senso in molti settori, tra cui l'esercito e lo sport. Ha citato il caso dell'atleta sudafricana Caster Semenya, il cui ricorso contro la Federazione internazionale di atletica leggera è stato respinto dal TF nel 2020.
Il casus belli - Il caso discusso oggi riguardava un'argoviese domiciliata a Berlino. Su presentazione di un certificato medico, nel 2019 ha ottenuto dalle autorità tedesche la modifica del suo nome di battesimo da femminile a maschile e la rimozione di tutti i riferimenti al suo sesso.
Le autorità del suo cantone d'origine hanno riconosciuto solo parzialmente queste modifiche. Il cambio di nome è stato accettato, mentre la cancellazione del genere è stata rifiutata. La seconda richiesta è però stata accolta dal Tribunale d'appello argoviese. È contro questa decisione che il DFGP, attraverso l'Ufficio federale di giustizia, si è appellato al TF.
Anche se i giudici erano favorevoli all'unanimità all'accoglimento del ricorso, la corte ha deciso di tenere eccezionalmente una seduta pubblica, visto che il tema suscita grande interesse nell'opinione pubblica. Stando a un recente sondaggio, molte persone in Svizzera si sentono a disagio in un sistema binario.