"L'aiutino" dall'intelligenza artificiale tocca vari ambiti della vita quotidiana
ZURIGO - Dai rimedi contro la noia ai sintomi di una malattia, passando per le ninna nanne da sussurrare ai bambini: è un ritratto variegato dei costumi svizzeri di fronte a ChatGPT quello che esce dall'indagine condotta da 20Minuten. Che ha voluto interrogare le persone circa l'uso che ne fanno dell'intelligenza artificiale (AI).
«Quando mi ammalo cerco i miei sintomi su ChatGPT e non più su Google» confida al quotidiano zurighese una lettrice. «La uso per cercare storie da raccontare a mio figlio piccolo per farlo addormentare» è invece la risposta di una mamma.
Ma c'è chi si affida al "pronto soccorso" intellettivo artificiale anche per sconfiggere apatia e senso di tedio: «Per la noia vado alla ricerca di cose comiche e di svariati argomenti».
Si ricorre a ChatGPT anche per chiedere consigli su «l'assicurazione per la batteria della mia nuova e-car e devo dire che ho risparmiato denaro» ma anche per «scrivere e-mail e farsi spiegare testi scientifici».
Non manca "l'aiutino" per preparare il discorso a un convegno, organizzare un torneo di calcio con tanto di calendario delle partite e mettere a punto una festa di addio al nubilato.
Quello che emerge - sottolineato anche dalle risposte raccolte da 20MInuten - è che ormai per molte persone ChatGPT ha sostituito le ricerche su Google, «soprattutto per le domande generali su varie attivitä della vita quotidiana: idee su ricette di cucina, viaggi, poesia e altre forme di ispirazione che possono essere ottenute in modo più efficiente e veloce dialogando con l'intelligenza artificiale».
Ma non solo intrattenimento: anche molti svizzeri oramai lo utilizzano per la propria professione e per semplificare i processi lavorativi,