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SVIZZERAUn aereo per una persona: è polemica sul rimpatrio dei richiedenti asilo

11.06.23 - 13:00
Nel 2022 questi voli speciali avevano a bordo, in media, appena 4,8 persone. E i costi non sono indifferenti.
Imago/Belga
Un aereo per una persona: è polemica sul rimpatrio dei richiedenti asilo
Nel 2022 questi voli speciali avevano a bordo, in media, appena 4,8 persone. E i costi non sono indifferenti.

BERNA - Mattina presto all'aeroporto di Zurigo. Un jet passeggeri parcheggiato in un angolo discosto è pronto a partire. L'aereo normalmente trasporta turisti, ma oggi deve riportare i richiedenti asilo respinti dalla Svizzera nei loro Paesi d'origine: lo Stato ha noleggiato il jet appositamente per questo scopo.

Sono presenti un medico, un paramedico e alcuni collaboratori responsabili della tutela dei diritti umani, oltre a diversi agenti di polizia. Quando l'aereo si appresta a decollare, però, a bordo c'è solo un passeggero. Siede da solo tra le numerose scorte, circondato da posti vuoti.

In volo con un passeggero - Quello descritto, in Svizzera, non è un caso isolato, e a dimostrarlo è una ricerca condotta dalla NZZ am Sonntag. I dati della Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) mostrano infatti che questi voli sono scarsamente utilizzati e che spesso gli aerei partono quasi vuoti.

Lo scorso febbraio, ad esempio, la Svizzera ha disposto il rimpatrio di due persone verso l'Africa meridionale e la Confederazione ha organizzato un intero aereo solo per loro. L'anno scorso, ben cinque di questi voli sono decollati con una sola persona a bordo.

Questa apparente inefficienza è fonte di frustrazione per i politici di destra: «Si tratta di un trasporto in un jet privato con assistenza VIP a tutto tondo. Il rapporto costo-beneficio è sproporzionato», afferma il consigliere agli stati del PLR Damian Müller.

«Sono favorevole a rimpatri coerenti. Ma mentre si fa di tutto per rendere i voli più costosi per i cittadini, si trasportano i richiedenti asilo respinti a bordo di jet privati», afferma la consigliera nazionale dell'UDC Martina Bircher.

24 voli, 115 persone - Sebbene la maggior parte dei richiedenti asilo respinti lasci il Paese con voli regolarmente programmati, in singoli casi le persone respinte si rifiutano di lasciare il Paese per anni: in questi casi lo Stato organizza voli speciali.

L'anno scorso sono stati effettuati in totale 24 voli di questo tipo e la Svizzera ha rimpatriato solo 115 persone. Ciò si traduce in un carico medio di 4,8 persone per volo, mentre nel 2021, addirittura, erano state trasportate 3,8 persone per volo.

Secondo i politici di sinistra, questo risultato è auto-inflitto. «La destra chiede la massima velocità nei rimpatri, per questo gli aerei decollano con poche persone», afferma la consigliera nazionale del PS Samira Marti.

Ma gli aerei vuoti causano frustrazione anche per la sinistra: «Dal punto di vista dei costi e dell'ambiente, non ha senso volare dall'altra parte del mondo con una o due persone», afferma Greta Gysin, deputata del Partito Verde. A suo parere, le persone che sono state respinte dovrebbero essere tollerate in Svizzera un po' più a lungo, in modo che gli aerei possano essere utilizzati in maniera più efficiente.

La direttrice della SEM Christine Schraner Burgener difende però l'approccio adottato dalle autorità. «Dobbiamo fare tutto ciò che è legalmente possibile. È importante che i richiedenti asilo che non hanno alcuna prospettiva in Svizzera sappiano che devono lasciare il nostro Paese in tempi brevi». Per questi motivi, ha detto, è giusto operare voli speciali con pochi passeggeri a bordo, se necessario.

Oltre 13'000 franchi per volo - La SEM stima il costo di un'espulsione con un volo speciale a 13'000 franchi, ma questo non include i costi di sicurezza e le spese sostenute per la scorta di medici e osservatori. 

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