L'iniziativa dei giovani liberali ha trovato una forte opposizione in parlamento, dopo un iter assai burrascoso
BERNA - Senza sorprese, il Consiglio nazionale ha bocciato oggi l'iniziativa "Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile (Iniziativa sulle pensioni)" dei giovani PLR, che chiede di portare per tutti l'età pensionabile a 66 anni. "No" anche alla proposta di opporle un controprogetto.
Controprogetto "sì", controprogetto "no"
L'iter parlamentare di questo dossier è stato assai tortuoso: la settimana scorsa il Nazionale aveva deciso di strettissima misura - 93 voti a 92 e un'astensione - di rispedire il dossier in commissione (contro il suo parere) con l'incarico di preparare un controprogetto indiretto. Quest'ultimo avrebbe dovuto prevedere l'introduzione di un freno all'indebitamento del primo pilastro. Il "sì" alla controproposta era giunto da PLR (partito all'origine dell'iniziativa "sulle pensioni"), UDC e PVL.
Riunitasi ieri la Commissione della sicurezza sociale del Consiglio nazionale (CSSS-N) ha però deciso di non presentare al plenum un controprogetto. Sono state identificate alcune piste interessanti, tuttavia manca il tempo per approfondirle, ha spiegato oggi il suo relatore Benjamin Roduit (Centro/VS). Nulla vieta tuttavia al Parlamento di portarle avanti in un dossier separato, ha aggiunto.
Ma per il PLR, quanto chiesto dalla commissione è solo una manovra dilatatoria in vista delle elezioni. «Non bisogna avere paura degli elettori», ha sostenuto Regine Sauter (PLR/ZH). Melanie Mettler (PVL/BE) ha ricordato l'arrivo all'età pensionabile della generazione del baby-boom, invitando il Parlamento a non chiudere la porta all'esame di soluzioni alternative. Stiamo andando contro un muro: è atteso un deficit di 10 miliardi di deficit a metà di questo secolo, ha aggiunto Philippe Nantermod (PLR/VS).
Tre "no"
Con queste motivazioni il PLR è tornato oggi alla carica proponendo un altra proposta di rinvio. Questa chiedeva di prendere in considerazione gli anni di attività professionale invece di stabilire un'età di riferimento fissa. Questa volta però non ha ricevuto il sostegno dell'UDC: è stata bocciata con 140 voti contro 42 e 7 astenuti.
Non ha avuto miglior sorte il controprogetto elaborato dalla minoranza della commissione che, come l'iniziativa popolare, prevedeva un aumento automatico dell'età pensionabile in caso di difficoltà finanziarie dell'AVS: è stato bocciato con 125 voci a 61 e 3 astenuti. "No" anche all'iniziativa, respinta per 133 voti a 40 e 16 astensioni.
Inutile dunque il sostegno alla proposta di modifica costituzionale giunto dai banchi del PLR. Secondo Nantermod l'iniziativa avrebbe il merito di «assicurare un finanziamento durevole e solidale dell'AVS».
«L'AVS fa parte delle maggiori preoccupazioni della popolazione, ma con la votazione dello scorso anno non sono stati risolti i problemi di finanziamento», ha aggiunto Andri Silberschmidt (PLR/ZH). Insomma, per lo zurighese l'equilibrio che esiste oggi in seno all'AVS rimane precario.
Per Mattea Meyer (PS/ZH) l'aumento dell'età pensionabile «non è una questione tecnica ma politica». Ciò non significa che non si possa studiare un sistema che tenga conto degli anni lavorativi, ma non bisogna avere fretta: si può benissimo aspettare i rapporti sul tema che il Consiglio federale sta già preparando, ha aggiunto la zurighese.
«La proposta del PLR giunge in una formula e in un momento sbagliati: la popolazione non approverebbe un aumento dell'età pensionabile», ha detto Christian Lohr (Centro/TG). Per il turgoviese queste proposte rischiano solo di minare la fiducia degli elettori nella politica.
Nel suo brevissimo intervento, il consigliere federale Alain Berset ha ricordato come il Parlamento ha già dato mandato all'esecutivo di elaborare entro fine 2026 una nuova riforma dell'AVS. Per il ministro dell'interno, prima di pensare a nuove modifiche del Primo pilastro, occorrerebbe però occuparsi del Secondo pilastro, la cui revisione dovrebbe essere esaminata l'anno prossimo dalle Camere.
L'iniziativa
Lo scopo dell'iniziativa presentata dai giovani PLR, già bocciata dagli Stati lo scorso mese di marzo, è migliorare la situazione finanziaria dell'AVS. Stando alla proposta di modifica costituzionale, l'età di pensionamento - attualmente fissata a 65 anni per tutti dopo la riforma AVS 21 adottata dal popolo nel settembre 2022 - dovrebbe venir innalzata a tappe di due mesi all'anno per entrambi i sessi, fino ad arrivare ai 66 anni nel 2032.
In seguito, dovrebbe automaticamente aumentare di 0,8 mesi per ogni mese di aspettativa di vita supplementare. In base alle previsioni attuali, i promotori stimano che l'età pensionabile salirà a 67 anni nel 2043 e a 68 nel 2056.