«Il problema esiste», così un'insegnante di Basilea Città.
BASILEA - «In sei anni di lavoro ho subito sei aggressioni sessuali da parte di vari autori». Colpisce duro il racconto di un'insegnante di Basilea Città che ha reso pubblica la sua storia in un video pubblicato lunedì sera dal sindacato VPOD di Basilea.
Si parla di atteggiamenti sessisti, ma anche di aggressioni sessuali fisiche. «Mi è stata messa una mano, ma anche due, sul sedere, descrive la donna. E non solo: in un’occasione le è stato chiesto di fare una lap dance. Tutto questo, specifica, non solo in contesti celebrativi, ma anche nell'aula docenti e nelle classi»,
Il video è reale e la donna menzionata nel video è un'insegnante di Basilea Città, assicura intanto il VPOD, specificando che, in occasione dell'odierno sciopero delle donne, la docente ha voluto sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema. Nel video l'insegnante dice di conoscere altre due colleghe che hanno subito aggressioni sessuali: «Il problema esiste».
«Nelle scuole di Basilea non si fa prevenzione rispetto alle molestie sessuali», denuncia la donna. Risultato? Chi subisce un'aggressione di questo tipo non sa a chi rivolgersi. Il VPOD, intanto, ha già scritto una lettera a Conradin Cramer, capo del Dipartimento dell'Istruzione di Basilea Città. «In ogni scuola sono necessarie procedure chiare e persone di riferimento. Quest'ultime devono essere conosciute da tutti i dipendenti», si legge nella lettera.
Su richiesta di 20 Minuten, il Dipartimento dell'Istruzione afferma di essere a conoscenza di singoli casi di denuncia di «molestie sessuali/violenza sessuale». Ma i punti di contatto, per le vittime, ci sarebbero: uno nella forma del Pädagogisches Zentrum e uno rappresentato da figure «appositamente formate» del Dipartimento dell'Istruzione. Inoltre, un concetto di «prevenzione della violenza sessuale nelle scuole primarie» sarebbe in fase di sviluppo.