La banda adesiva è formata da polimeri e contiene un sensore in grado di rilevare eventuali perdite nel tratto gastrointestinale.
ZURIGO - Non è stato progettato nei laboratori dell'MI6 di James Bond, ma da ricercatori svizzeri.
Si tratta di un cerotto "spia" di recente ideazione: la banda adesiva è formata da polimeri e contiene un sensore in grado di rilevare eventuali perdite nel tratto gastrointestinale in seguito a interventi di sutura. Ricercatori del Politecnico federale di Zurigo (ETH) e del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa), che ne dà notizia in un comunicato odierno, hanno realizzato dei cerotti in idrogel composito in grado di evitare i potenziali esiti fatali di operazioni che vedono l'applicazione di punti di sutura allo stomaco e all'intestino.
È proprio la struttura composita a permettere di rilevare la perdita nello stomaco o nell'intestino: una volta che i succhi presenti in questi organi entrano in contatto con il sensore, sul cerotto appaiono delle bolle di gas che sono visibili grazie agli ultrasuoni. La nuova tecnologica può rivelarsi estremamente utile dato che, come ricorda Alexandre Anthis dell'ETH, durante la cui tesi di dottorato è stato sviluppato il nuovo "adesivo-spia", «una volta ricucito l'addome, i dottori non possono più vedere cosa succede all'interno». Sfortunatamente, ci si accorge di un'eventuale perdita nel momento in cui i succhi gastrici e intestinali hanno già permeato il resto della cavità addominale: questo può condurre al decesso del paziente.
Come riportato dal professore che ha supervisionato il progetto di Anthis, cioè Inge Hermann, l'idea di applicare cerotti ai condotti gastrointestinali è già stata considerata, ma si è rilevata poco efficace. Infatti, il materiale a base di proteine di cui le bande adesive tradizionali sono formate non è particolarmente resistente all'azione corrosiva dei succhi digestivi.