Straordinaria scoperta nell'Oberhalbstein: un ripostiglio risalente all'età del bronzo
MOTTA VALLAC - Un ripostiglio allestito diversi millenni fa (nell'età del bronzo) è stato scoperto nel sottosuolo grigionese.
L'incredibile ritrovamento è stato fatto dagli esperti del Servizio archeologico dei Grigioni (SAG), che da tre anni stanno analizzando nell'Oberhalbstein (Surses) un campo di battaglia risalente all'epoca della campagna romana di conquista delle Alpi, intorno all'anno 15 a.C (progetto CVMBAT).
«Una straordinaria scoperta», scrivono oggi le autorità cantonali, quella avvenuta ai piedi dell'insediamento preistorico di Motta Vallac, nei pressi di Salouf. Dopo averli identificati nell'autunno del 2022, il SAG ha proseguito con la documentazione e il recupero di 80 oggetti: si tratta dell'insieme di gran lunga più grande e importante ritrovato nei Grigioni.
Per quanto riguarda gli oggetti si tratta in prevalenza di cosiddetto aes rude (bronzo non lavorato) e di pezzi di rame grezzo. Di solito simili oggetti sono legati alla produzione di metallo nelle Alpi. Il ripostiglio conteneva inoltre falcetti, diverse asce, il frammento di una sega nonché monili ed elementi di abbigliamento, sempre dell'età del bronzo. Le analisi effettuate finora fanno presumere che tutti gli oggetti, in parte resi volutamente inutilizzabili, siano stati deposti sotto terra imballati in una cassa di legno e avvolti nella pelle. Datazioni tipologiche e scientifiche fanno risalire l'insieme alla tarda età del bronzo, vale a dire al XII/XI secolo a.C..
Nuove conoscenze della concezione del mondo nell'età del bronzo
«La sensazionale scoperta del ripostiglio di gran lunga più vasto e importante portato alla luce finora rappresenta un momento magico per l'archeologia grigionese», segnala in un comunicato il Cantone. «Questo ritrovamento unico nel suo genere per il nostro territorio sarà ora sottoposto ad ampie analisi scientifiche. Ciò permetterà di acquisire vaste conoscenze della storia culturale, economica e paesaggistica della tarda età del bronzo», chiarisce l'archeologo cantonale Thomas Reitmaier. «Sottolinea inoltre il potenziale di prospezioni archeologiche su vasta scala e la collaborazione con cercatori di metalli volontari, che hanno reso possibile l'individuazione nonché lo scavo e il recupero di questo tesoro archeologico».
Attenzione: vietato fare ricerche con metal detector
Nel Cantone dei Grigioni l'impiego di metal detector per la ricerca di presunti oggetti archeologici richiede un'autorizzazione del SAG. L'uso illegale di un metal detector è punibile e non si tratta di un reato minore, in quanto in assenza di documentazione e conoscenze specifiche il contesto archeologico va irrimediabilmente perduto. Inoltre i ritrovamenti archeologici sono di proprietà del Cantone sul cui territorio sono stati rinvenuti.