L'avvertimento arriva dal TCS: «Con il nuovo disegno di Legge sul Co2 aumenti fino a 12 centesimi al litro»
BERNA - Poiché il Consiglio federale intende rendere più “green” benzina e diesel, il prezzo di questi carburanti potrebbe aumentare fino a 12 centesimi al litro.
L'avvertimento, come si può leggere sulle pagine della Sonntagszeitung di ieri, è del Touring Club Svizzero (TCS). Una situazione complicata per il Consigliere federale dell'UDC Albert Rösti, che si trova a dover difendere un aumento del prezzo della benzina. Una misura da sempre contestata da lui stesso (e usata anche in campagne elettorali passate) e dal suo partito.
Un primo dibattito avverrà domani, quando il membro dell'Esecutivo si presenterà davanti alla Commissione Ambiente del Consiglio degli Stati per discutere della nuova legge sul CO2 (una nuova proposta, dopo il fallimento dell'ultima votazione popolare). Ed è proprio in essa che il Governo proporrà un aumento del prezzo della benzina. Questo nonostante l'allora Ministra dell'energia Simonetta Sommaruga aveva detto che la bocciatura era soprattutto un «no all'aumento dei prezzi della benzina».
Lo scopo, alzando al 10% la quota minima di carburanti rinnovabili in benzina e diesel, è quello di ridurre le emissioni del 5-10%.
«Un aumento dalla porta di servizio»
Al presidente del TCS Peter Goetschi non piace come il Consiglio federale stia «pianificando un aumento nascosto dei prezzi dei carburanti», ciò che renderebbe viaggiare in auto «significativamente più costoso». Anche vista la sempre più elevata domanda, a livello globale, dei carburanti rinnovabili. Rilasciando un'intervista al domenicale, l'ha quindi definito «un aumento che arriva dalla porta di servizio».
Seppur sostenga gli obiettivi climatici del Consiglio federale, l'organizzazione è del parere che il carburante debba rimanere accessibile a tutti, soprattutto a coloro che dipendono dall'auto per i loro spostamenti. Da qui una richiesta ben chiara: l'inserimento nella legge di un tetto massimo all'aumento dei prezzi.
Un disegno... poco amato
Come confermato dal Consigliere nazionale Michael Graber l'Udc è pronta a schierarsi contro la norma e contro il “suo” Consigliere federale, anche perché cosciente che «ha ora un ruolo diverso di quello che aveva in Consiglio nazionale». Inoltre, il dossier è partito quando al timone c'era ancora Simonetta Sommaruga.
Nelle critiche, l'UDC non sarà però sola. In realtà, questa soluzione non piace quasi a nessuno. Durante la procedura di consultazione, ricorda la Sonntagszeitung, i Verdi hanno dichiarato di considerare l'obbligo di usare una miscela di carburanti rinnovabili una «mera soluzione transitoria di scarso effetto», con il PS che l'ha definita «imbarazzante e insufficiente». Ciononostante, il Consiglio federale ha tirato dritto. Ora toccherà al Parlamento chinarsi sul dossier, che si preannuncia parecchio spinoso.