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SVIZZERAClienti da una stella: una start-up svizzera crea un'app (anche) per le prostitute

07.07.23 - 23:31
Sex worker e clienti possono valutarsi a vicenda in base a criteri come igiene e puntualità. Può inoltre essere applicato un limite di peso e di età.
20min/Celia Nogler
Clienti da una stella: una start-up svizzera crea un'app (anche) per le prostitute
Sex worker e clienti possono valutarsi a vicenda in base a criteri come igiene e puntualità. Può inoltre essere applicato un limite di peso e di età.

Tinder, Instagram e Linkedin uniti in un'unica applicazione. Ma per prostitute e clienti. Così il 44enne Friedrich* descrive "Titt4Tat", lanciata a marzo dalla sua startup con sede nella Svizzera centrale.

Lo scopo dell'app è quello di agevolare le prostitute nel trovare i clienti in maniera indipendente. Attraverso la piattaforma le sex worker possono inoltre impostare una serie di criteri e restringere il campo di ricerca, oltre che lasciare recensioni.

Cercasi match - «Possono ad esempio definire un limite di peso o l'età massima dei loro clienti», spiega l'ideatore, specificando che valutazioni e filtri possono essere utilizzati anche dalla clientela. Se i criteri delle due parti corrispondono, i potenziali match vengono visualizzati e possono essere scorsi con uno swipe a sinistra (per scartare il profilo in questione) o a destra (per cercare il contatto), come nel modello di Tinder.

Se il cliente vuole prenotare una prestazione, l'app chiede la retribuzione di un "gettone", l'equivalente di quattro franchi. Dopo che il servizio è stato eseguito, i clienti e le prostitute possono valutarsi a vicenda con delle recensioni: si può giudicare il trattamento ricevuto in termini di rispetto, l'igiene, la puntualità e la conformità estetica della persona rispetto alle foto e le descrizioni inserite nel profilo.

Se la pandemia aguzza l'ingegno - L'idea è venuta a Friedrich e a sua moglie durante la pandemia, quando night club, locali per scambisti e altre attività erotiche hanno dovuto chiudere i battenti a causa delle misure anti-Covid e il sostentamento delle sex worker era minacciato. «Fino ad allora non avevamo mai avuto contatto con l'industria del sesso», racconta il fondatore della start-up. 

In realtà la coppia stava già lavorando a un'applicazione, che però doveva servire a organizzare i lavori di artigiani e giardinieri del quartiere: «L'abbiamo tenuta come base e l'abbiamo riprogrammata per creare 'Titt4Tat'», spiega. Naturalmente, vista la natura a luci rosse dell'app, non è disponibile sull'App Store o nel Play Store, ma è scaricabile dal sito web Titt4Tat.

Minacce di morte - Dal lancio dell'app, avvenuto a marzo, l'applicazione è utilizzata più di 3'000 utenti in 90 Paesi, di cui circa la metà sono clienti e l'altra metà lavoratori del sesso. Tuttavia, il suo successo per alcuni è percepito come una spina nel fianco. La coppia, infatti, riceve regolarmente minacce di morte via Whatsapp e video in cui persone mascherate e armate li minacciano apertamente.

Via dai papponi - «Ci sono ancora persone (ovvero gli sfruttatori delle ragazze, ndr.) che si approfittano del fatto che molte sex worker, in particolare quelle di lingua straniera, non riescano a interfacciarsi con i clienti e lavorare in autonomia e sicurezza». Grazie al traduttore integrato nell'app, invece, «tutti possono chattare nella loro lingua madre e anche le risposte vengono tradotte direttamente».

*nome noto alla redazione

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