I Verdi hanno lanciato un'iniziativa popolare per combattere la siccità e ridurre gli sprechi
BERNA - La Confederazione dovrebbe assumere in futuro un ruolo di primo piano nella pianificazione dell'approvvigionamento idrico e nella prevenzione della carenza di acqua. È quanto chiedono i Verdi in un'iniziativa parlamentare, presentata oggi in conferenza stampa.
Il partito ecologista propone diverse misure per combattere siccità e ondate di calore. Spetterà poi al Parlamento esprimersi su queste idee.
Stando ai Verdi, è necessaria una nuova competenza federale su tali temi. Oggi infatti, Berna ha un margine di manovra limitato. A causa di ciò, la gestione delle risorse idriche in Svizzera è molto frammentata.
Il partito ritiene inoltre che sia possibile migliorare la cooperazione tra i Cantoni per garantire un approvvigionamento sicuro in materia di acqua. Ha quindi messo sul tavolo delle proposte a Neuchâtel, Vaud, Friburgo e Berna per una gestione integrata delle risorse nel bacino comune dei laghi di Neuchâtel, Morat e Bienne.
La formazione ecologista vuole poi affrontare il problema delle forniture di acqua potabile. Dei 140 litri che ogni svizzero consuma al giorno, solo uno è destinato a essere bevuto, ha affermato davanti ai media la consigliera nazionale Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE), mentre una quarantina finiscono giù per lo sciacquone.
Bisogna ridurre gli sprechi, ha aggiunto la ginevrina. Laddove non è necessaria l'acqua potabile, si dovrebbe optare per alternative come l'acqua piovana o quelle reflue trattate.
Nella lotta contro la canicola, i Verdi si rivolgono in particolare a Cantoni e Comuni, invitandoli a ricorrere ad esempio all'inverdimento delle aeree per contribuire a un clima urbano piacevole