Il clima più caldo impone una riduzione del consumo d'acqua. Lo dice il direttore dell'Ufficio federale dell'agricoltura
BERNA - Con il riscaldamento climatico il consumo d'acqua deve essere ridotto nelle aziende agricole svizzera. A dirlo è il direttore dell'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) Christian Hofer, che lancia un appello tramite stampa per i sistemi d'irrigazione intelligenti.
Gli investimenti in questa tecnologia saranno moltiplicati per quattro entro dieci anni, ha assicurato in un'intervista pubblicata oggi dalle testate in lingua tedesca del gruppo Tamedia.
La Confederazione fino a ora ha investito fra i due e tre milioni di franchi all'anno, senza contare i contributi dei Cantoni e delle stesse aziende agricole. Ognuno di questi attori si fa carico di un terzo dei costi.
Hofer vede anche soluzioni nelle coltivazioni invernali, che potrebbero aumentare. Si tratta di piste da prendere seriamente, poiché l'acqua è un bene essenziale per la sicurezza alimentare ed è minacciata dai cambiamenti climatici.
Gestire meglio le riserve
«Dobbiamo, in aggiunta, stoccare più acqua», ha aggiunto il direttore dell'UFAG. Un compito difficile, poiché la Svizzera non dispone di grandi superfici per bacini di raccolta. La gestione dell'acqua va migliorata per evitare conflitti d'utilizzo, ha precisato.
Secondo ricercatori svizzeri, i dati sull'uso dell'acqua nell'agricoltura sono eterogenei e lacunosi. A oggi sono presentati per cantone e non per spazio acqueo, mostra uno studio recente dell'Alta scuola di scienze agrarie, forestali e alimentari.