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SVIZZERAStretta ai rubinetti per gli agricoltori

08.07.23 - 09:53
Il clima più caldo impone una riduzione del consumo d'acqua. Lo dice il direttore dell'Ufficio federale dell'agricoltura
Depositphotos (SashaKhalabuzar)
Fonte ats
Stretta ai rubinetti per gli agricoltori
Il clima più caldo impone una riduzione del consumo d'acqua. Lo dice il direttore dell'Ufficio federale dell'agricoltura

BERNA - Con il riscaldamento climatico il consumo d'acqua deve essere ridotto nelle aziende agricole svizzera. A dirlo è il direttore dell'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) Christian Hofer, che lancia un appello tramite stampa per i sistemi d'irrigazione intelligenti.

Gli investimenti in questa tecnologia saranno moltiplicati per quattro entro dieci anni, ha assicurato in un'intervista pubblicata oggi dalle testate in lingua tedesca del gruppo Tamedia.

La Confederazione fino a ora ha investito fra i due e tre milioni di franchi all'anno, senza contare i contributi dei Cantoni e delle stesse aziende agricole. Ognuno di questi attori si fa carico di un terzo dei costi.

Hofer vede anche soluzioni nelle coltivazioni invernali, che potrebbero aumentare. Si tratta di piste da prendere seriamente, poiché l'acqua è un bene essenziale per la sicurezza alimentare ed è minacciata dai cambiamenti climatici.

Gestire meglio le riserve
«Dobbiamo, in aggiunta, stoccare più acqua», ha aggiunto il direttore dell'UFAG. Un compito difficile, poiché la Svizzera non dispone di grandi superfici per bacini di raccolta. La gestione dell'acqua va migliorata per evitare conflitti d'utilizzo, ha precisato.

Secondo ricercatori svizzeri, i dati sull'uso dell'acqua nell'agricoltura sono eterogenei e lacunosi. A oggi sono presentati per cantone e non per spazio acqueo, mostra uno studio recente dell'Alta scuola di scienze agrarie, forestali e alimentari.

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COMMENTI
 

Don Quijote 1 anno fa su tio
A sentire questi predicatori con il loro solito proselitismo sul cambiamento climatico, sembra quasi che in passato la siccità fosse cosa sconosciuta, invece, nei secoli ha flagellato parecchie popolazioni un po ovunque. Forse, la più tremenda è avvenuta circa 3'000 anni fa per un periodo breve di 2 decenni circa, lungo il parallelo che attraversa l'Egitto e che anniento l'impero dei vecchi faraoni. La storia recente è costellata da innumerivoli episodi più o meno lunghi in diverse regioni del Nord Atlantico, la cui morfologia (interazione terre emerse, Siberia, Sahara e corrente oceanica) espone questa regione a variazioni climatiche più estreme.

Orsettina 1 anno fa su tio
Riprendo il commento di Francox,che ha pienamente ragione.Ne ho visti PARECCHI questo inverno, tanto per sollecitare la continuità di uno sport che piano piano comunque andrà se non a morire, ma quasi!!!Allora qui si spende e si spande,bell'esempio di egoismo, mentre per l'agricoltura bisogna usare le maniere forti!!!Andiamo bene!!!!

francox 1 anno fa su tio
Per poi accendere i cannoni da neve.
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