In una lettera Marco Chiesa chiede alla Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider di «porre fine al caos».
BERNA - Si infiamma il dibattito sulla politica d'asilo svizzera. Il recente aumento di reati causati dai richiedenti l'asilo ospitati a Chiasso aveva provocato lo sfogo del presidente UDC svizzero Marco Chiesa. Ora tramite una lettera indirizzata alla responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) Elisabeth Baume-Schneider, il politico ticinese chiede ufficialmente di «porre fine al caos nel settore dell'asilo».
«I reati causati dai richiedenti l'asilo preoccupano da mesi la popolazione della città di confine», debutta Chiesa. «Particolarmente deplorevole è il comportamento di alcuni individui di origine magrebina. Secondo quanto riportato dalla stampa, il centro di accoglienza di Chiasso può ospitare un massimo di 350 migranti. Attualmente sono quasi il doppio. I ristoratori confermano che sovente devono chiamare la polizia più volte al giorno per sedare le numerose risse scatenate dai migranti».
Il presidente dell'UDC svizzero chiede a Berna di intervenire «con urgenza». «La popolazione ritiene - e questo è uno sviluppo preoccupante - che le autorità federali siano inerti. Secondo molti cittadini, Berna non vede i problemi che i ticinesi devono sopportare quotidianamente. Abbiamo a che fare con una moltitudine di piccoli crimini che nel complesso sono intollerabili e non vengono perseguiti in alcun modo: Furti, minacce, molestie e molto altro. È situazione frustrante che va oltre la regione del Mendrisiotto».
In concreto Chiesa ha presenta quattro domande rivolte a Elisabeth Baume-Schneider