Le donne si dimostrano più indipendenti: a 25 anni l'83% di loro ha lasciato il nido familiare.
BERNA - La maggior parte degli svizzeri lascia la casa dei propri genitori tra i 20 e i 30 anni. Lo rivela un'analisi pubblicata oggi dall'Ufficio federale di statistica.
A 20 anni un po' più di un quarto dei giovani adulti se ne è già andato di casa, mentre si tocca la metà a 22 anni. Meno del 10% degli svizzeri vive ancora con i genitori a 30 anni.
Tra i due sessi vi sono però notevoli differenze. A 20 anni poco meno di un terzo delle donne, il 32%, ha già fatto questo passo, mentre gli uomini arrivano solo al 23%. E lo scarto si allunga ulteriormente con il raggiungimento del quarto di secolo: a 25 anni l'83% delle donne ha lasciato il nido familiare, percentuale che scende al 68% per gli uomini.
I giovani nati in anni più remoti se ne vanno prima rispetto a quelli nati dopo. Allo stesso modo le persone provenienti da Paesi confinanti con la Svizzera abbandonano la casa paterna prima delle persone con cittadinanza svizzera o di altri Paesi. Anche il livello di formazione ha una sua influenza: in generale le persone che hanno una formazione di livello terziario lasciano la casa in cui sono cresciuti più presto rispetto a chi ha una formazione da scuola obbligatoria o di livello secondario.
Molti degli svizzeri in partenza, però, non vanno molto lontano. Quasi due terzi vivono a meno di un’ora di distanza dai genitori e poco meno del 90% di loro ha contatti con i genitori ogni giorno o almeno una volta alla settimana. Le donne tendono ad avere contatti più frequenti.
Sebbene il tipo di economia domestica scelto dopo il trasferimento dipenda in larga misura dall’età, anche altri fattori contano, come il sesso, il livello di formazione o la regione linguistica di chi se ne va. La percentuale di giovani che vive in coppia ma senza figli, ad esempio, è più elevata nella Svizzera tedesca (33%) che in quella italiana (22%) o francese (23%).