Il SISI ha confermato i motivi dell'incendio scoppiato sul volo tra Ginevra e Amsterdam dello scorso 18 maggio
GINEVRA - Le fiamme divampate sul volo EasyJet da Ginevra ad Amsterdam dello scorso 18 maggio - che costrinsero il pilota dell'aereo a fare dietrofront verso la città di Calvino poco dopo il decollo - furono provocate «dalla batteria di una sigaretta elettronica».
A rivelarlo è stato il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) che ieri ha diramato un primo rapporto preliminare sull'incidente. In esso viene precisato che la batteria ha preso fuoco nel vano bagagli superiore costringendo i membri dell'equipaggio a «dichiarare l'emergenza» e invertire la rotta per far rientro all'aeroporto di Ginevra.
Tredici feriti lievi - Sempre secondo il rapporto del SISI, nell'incendio - contrariamente a quanto dichiarato dalla compagnia low cost quel giorno - sono rimaste leggermente ferite tredici persone. Nello specifico quattro membri di cabina e nove passeggeri. L'aereo, un Airbus A320, è invece rimasto leggermente danneggiato.
La compagnia, che aveva riprogrammato il volo per il giorno successivo, ha da parte sua precisato di «informare chiaramente» i passeggeri sul fatto che la ricarica delle sigarette elettroniche non è autorizzata a bordo degli aerei. Un annuncio in tal senso verrà fatto sistematicamente prima di ogni volo.