Disponibile dal 2 agosto, il contrassegno digitale ha già uno shop non ufficiale (ma che si definisce tale).
ZURIGO - Dal 2 agosto di quest'anno è già possibile acquistare la nuova vignetta autostradale digitale.
Il contrassegno elettronico, lo ricordiamo, si basa sul riconoscimento della targa e non richiede di appiccicare nulla al parabrezza. La novità ha i suoi estimatori (per la comodità dell'acquisto web, il fatto che anche cambiando auto resta valida e la fine del perenne attacca-stacca-gratta-attacca) e i suoi critici (perlopiù riguardo alla questione della privacy).
Per acquistarla è necessario passare da un sito apposito, il portale Via della Confederazione (via.admin.ch/shop, raggiungibile anche al link www.evignette.ch). Il prezzo è sempre di 40 franchi.
Un terzo delle vignette acquistate all'estero
Inutile dire che la novità troverà senz'altro il favore dei tantissimi viaggiatori stranieri che si trovano a transitare per la Confederazione per recarsi in vacanza e che potranno ridurre il tempo necessario per accaparrarsi il fondamentale contrassegno. Delle circa 9 milioni di vignette (dati del Datec) vendute ogni anno, circa 3,2 milioni sono acquistate sul confine o all'estero.
Verosimilmente fiutando l'affare - e come purtroppo spesso capita in questi casi - è già nato un portale che rivende contrassegni digitali, ma a un prezzo maggiorato. A parlarne è il Blick che si è imbattuto nel portale vignetteswitzerland.ch, che si definisce «il sito ufficiale per comprare la tua vignetta per viaggiare in Svizzera».
10 franchi in più, «per il servizio»
Il prezzo alla vendita, va detto, non è estremamente più salato (si parla di poco più di 50 euro), la cosa un po' strana è che nelle varie lingue proposte dal sito solo quella inglese riporta che il prezzo della suddetta è di 40 franchi, le altre (italiano, tedesco e francese compreso) omettono questa informazione.
L'azienda che se ne occupa, spiega il quotidiano, non dovrebbe essere truffaldina (escluso l'utilizzo molto lasso del termine «portale ufficiale»). Ha sede in Olanda e - fondamentalmente - acquista il contrassegno dalla Confederazione e si tiene quei 10 euro in più per i servizi.
Interpellato l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) sconsiglia di acquistare la e-vignetta da siti non ufficiali: «Non possiamo garantire che ci inviino tutti i dati correttamente, a discapito poi anche dell'utente. In caso dovessero emergere illeciti, ci riserviamo il diritto di agire per vie legali».
Vignetta digitale, l'esordio è un successo (anche se c'è chi si è confuso)
È da considerarsi un buon lancio, quello della e-vignetta come confermato in mattinata proprio dall'Udsc che parla dei buoni risultati degli acquisti attraverso il suo portale Via. «L'avvio delle vendite è andato bene. Ciò nonostante, l’UDSC ha già ricevuto domande di rimborso a causa di contrassegni elettronici acquistati erroneamente», conferma l'Ufficio, «benché la legge non preveda il rimborso per i contrassegni elettronici, nella prima settimana dall’introduzione l’UDSC fa un’eccezione». Il totale delle e-vignette diffuse è di circa 23'500 esemplari.
Lo sbaglio più diffuso, conferma l'USDC a tio.ch riguarda «il fatto che in diversi non si sono resi conto che la durata della vignetta elettronica è uguale a quella adesiva (quindi per l'anno in corso 2023) ed erano convinti che coprisse anche l'anno successivo». In caso di errori nella procedura di acquisto sarà possibile quindi ottenere un rimborso, presentando la ricevuta d'acquisto attraverso un modulo di contatto apposito.