Si annuncia battaglia in parlamento sul tema. La richiesta fu però già respinta, in passato, diverse volte.
BERNA - Il gesto del dito medio, rivolto alla bandiera svizzera, da parte della giovane socialista Mathilde Mottet sta facendo discutere. E, a questo proposito, il consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC), ha annunciato un intervento in Parlamento per fare in modo che «l'oltraggio alla nostra bandiera sia sanzionato senza ambiguità».
In realtà, come ricostruisce 20minuten, la richiesta non è proprio una novità. Già 20 anni fa circa, nel 2002, il parlamentare Bernhard Hess aveva provato a percorrere questa strada senza, però, avere successo.
Dieci anni dopo, nel 2012, Céline Amaudruz (UDC) aveva tentato di riproporre lo stesso emendamento. Il Consiglio federale, però, era rimasto fedele alla sua posizione. «Anche se questi segni di protesta mirano a esprimere un dissenso nei confronti dello Stato, non possono essere criminalizzati senza ulteriori riflessioni, in rispetto della libertà di espressione e del principio di proporzionalità».
La mozione di Amaudruz fu respinta con 102 voti contrari e 60 a favore. È importante notare che alcuni membri del Centro e del PLR avevano sostenuto l'idea, insieme a tutti i componenti dell'UDC. È difficile, però, dire in anticipo quale sarà l’esito del nuovo tentativo portato avanti da Addor.
L'articolo 270 del codice penale è chiaro: «Chiunque per malevolenza rimuove, danneggia o con atti oltraggia un emblema di sovranità svizzero esposto da una autorità, in modo particolare lo stemma o la bandiera della Confederazione o di un Cantone, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria». Inoltre, il Governo ha ricordato al Parlamento che ciò non significa che ogni altra forma di distruzione resti impunita.