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Il bizzarro paradosso svizzero: i cantoni che spendono di più per l'istruzione "sfornano" gli allievi peggiori. La sorpresa del Ticino.
ZURIGO - 14'452 franchi per allievo. È questo il costo mediano per ogni Cantone, per chi frequenta la scuola dell'obbligo, ed è anche il 50% di quello che si spendeva a inizio 2000.
Lo svela la NZZ che ha fatto “i conti in tasca” a tutti i cantoni, sfogliando il Rapporto sul sistema educativo svizzero 2023 e paragonando le spese ai risultati scolastici. Cosa è emerso? Fondamentalmente che chi spende di più (la top 3 è composta da Basilea Città, Zurigo e Zugo) non fa per forza meglio di chi spende meno (i fanalini di coda sono Vallese, Appenzello Interno e Friburgo), anzi.
Insomma, i dati incrociati fra costi e risultati del test Pisa dell'Ocse, confermano che i franchi non si traducono direttamente in... promozioni ma è invece vero il contrario. Se gli studenti Vallesani sono fra i migliori in Svizzera, quelli basilesi sono fra i peggiori. Le motivazioni alla base di questo divario inverso non sono chiare.
È vero che costi maggiori spesso sono legati ai prezzi degli immobili così come gli stipendi (c'è un gap anche importante di cantone in cantone), ma è vero anche che chi ha risorse migliori deve sforzarsi di ottimizzare. Fra le motivazioni c'è chi addita la diversa durata delle annate scolastiche e le dimensioni delle classi (più numerose nelle città più grandi), tesi - queste - che non trovano però riscontro nei dati.
Se c'è una cosa che invece può fare una grande differenza sul rendimento degli studenti, questa è la madrelingua. Stando allo studio chi non parla la lingua usata in classe per l'insegnamento ha molte probabilità di andare peggio a scuola.
E il Ticino? Si difende, economico e al di sopra della media per i risultati. È quinto (dal basso) per la spesa e il 12esimo (dall'alto) per resa.
