Il Governo punisce Vladimir Plahotniuc. La sua sontuosa abitazione sul lago di Ginevra, però, non è stata segnalata alla SEM.
GINEVRA - Con una decisione presa a fine giugno, il Consiglio federale ha messo nel mirino l’oligarca Vladimir Plahotniuc, considerato per anni l’uomo forte della Moldavia e fuggito dalla sua terra natale nel 2019, colpevole d’aver contribuito attivamente a destabilizzare il suo paese.
«L’uomo è responsabile di azioni (...) che minano e minacciano la democrazia, lo stato di diritto, la stabilità e la sicurezza nella Repubblica moldava», si legge nel testo scritto dal Governo. Le accuse sono respinte al mittente dai legali dell’uomo: secondo gli avvocati, dietro le sanzioni si cela una campagna diffamatoria orchestrata dal governo attuale dello Stato orientale. In ogni caso, da fine giugno tutti gli interessi economici, diretti e indiretti, che Plahotniuc ha in Svizzera devono essere segnalati alla Segreteria di Stato dell'Economia. È rimasta però esclusa, almeno per ora, la sontuosa villa da 31 milioni di franchi affacciata sul lago di Ginevra. La notizia è riportata dal Tages Anzeiger.
Il motivo? Il compendio è di proprietà della moglie, la donna con cui Plahotniuc conta tre matrimoni e due divorzi. Non solo: la villa sarebbe a tutti gli effetti sotto sequestro a causa di un procedimento giudiziario, ma non per via delle sanzioni. Se il procedimento fosse archiviato, la famiglia dell'oligarca potrebbe tornare a disporre liberamente dell’abitazione. Sebbene, come scrive il Tages Anzeiger, già oggi, nel compendio, si noti un’attività frenetica con un gran viavai di persone.